La tecnologia EAST HP (Elettrochirurgia Ad alta Potenza) rappresenta l’evoluzione più avanzata nel campo dell’elettrochirurgia, offrendo una soluzione precisa e minimamente invasiva per il trattamento delle neoformazioni cutanee. È innovazione che porta precisione chirurgica, sicurezza e risultati estetici ottimali nel trattamento di lesioni cutanee benigne che possono causare disagio estetico o funzionale.
Questa metodica innovativa si basa sull’impiego di micro-correnti che generano un arco voltaico, che permette di intervenire con estrema precisione sui tessuti. Non è bisturi tradizionale, non è laser – è tecnologia elettrochirurgica evoluta che sfrutta l’arco voltaico controllato per rimuovere tessuti indesiderati con accuratezza micrometrica.
Questa tecnologia di elettrochirurgia consente di sublimare con grande precisione il tessuto da trattare. Sublimare significa trasformare direttamente da stato solido a gassoso, vaporizzando il tessuto in modo controllato senza tagliarlo meccanicamente – è rimozione attraverso energia, non attraverso lama.
A differenza di altre metodiche, EAST HP offre una migliore accuratezza sia nel taglio che nella coagulazione, riducendo il rischio di sanguinamento durante la procedura e favorendo un decorso post-trattamento più rapido. È precisione che fa la differenza tra risultato ottimale e complicanze.
Per comprendere il valore di questa tecnologia, è importante capire cosa la rende speciale.
Prima di parlare del trattamento, è importante capire cosa sono le neoformazioni cutanee.
La decisione di trattare è sempre personalizzata e prevede una valutazione dermatologica, la discussione delle aspettative del paziente e un attento bilancio tra benefici e rischi.
Comprendere le cause aiuta sia nella prevenzione che nel trattamento.
Come funziona tecnicamente questa tecnologia?
EAST HP utilizza microcorrenti che, generando un arco voltaico, vengono applicate al tessuto attraverso un elettrodo sottilissimo (punta micrometrica). Questo processo causa:
La sublimazione è controllata: il medico modula la potenza per vaporizzare esattamente quanto tessuto è necessario, né più né meno. Non è distruzione casuale ma rimozione chirurgica precisa attraverso l’energia.
Questo controllo preciso permette di:
EAST HP offre numerosi vantaggi che la rendono superiore alle tecniche tradizionali.
Il risultato è rappresentato da cicatrici minime o invisibili, una guarigione estetica ottimale e un’elevata soddisfazione del paziente.
Questo aspetto è particolarmente importante in zone molto vascolarizzate (come il viso) dove altre tecniche causerebbero un sanguinamento significativo.
Un minor danno termico significa:
Questi tempi sono molto più rapidi rispetto all’escissione chirurgica tradizionale (che richiede suture e tempi più lunghi).
La versatilità della metodica la rende adatta al trattamento di diverse tipologie di neoformazioni cutanee.
Come si svolge concretamente il trattamento?
Vediamo in dettaglio come si svolge la seduta.
Durante il trattamento:
Il trattamento rimuove la lesione, ma la prevenzione previene la formazione di nuove lesioni.
È utile applicare la regola ABCDE: Asimmetria, Bordi irregolari, Colore disomogeneo, Dimensioni >6mm, Evoluzione/cambiamento.
Al fine di ottenere un risultato estetico ottimale e duraturo nel tempo.
La sicurezza è una priorità assoluta.
Cosa succede dopo il trattamento?
Primi giorni: l’area trattata presenta una crosta o escara (tessuto necrotico superficiale – del tutto normale), è possibile un lieve gonfiore o arrossamento circostante, il fastidio è minimo (gestibile con un analgesico comune se necessario).
Giorni 3-7: la crosta inizia a staccarsi spontaneamente (NON rimuovere forzatamente), sotto la crosta è in corso la riepitelizzazione (si sta formando la pelle nuova).
Settimane 2-4: la guarigione superficiale è completa, la pelle nuova appare rosa o rossa (ancora immatura), la protezione solare rigorosa è fondamentale.
Mesi 2-3: maturazione della cicatrice, il colore si normalizza progressivamente, il risultato estetico finale diventa apprezzabile.
Il trattamento risolve la lesione presente, ma una vigilanza continua è importante.
EAST HP è generalmente molto sicuro.
Effetti collaterali comuni (parte normale del processo di guarigione):
Effetti collaterali rari:
Complicanze molto rare:
Con un operatore esperto, parametri appropriati e una cura post-trattamento corretta, la sicurezza è elevatissima e le complicanze sono minime.
Come ogni procedura, ci sono controindicazioni da considerare.
Controindicazioni assolute:
Controindicazioni relative (richiedono una valutazione attenta):
Una valutazione medica accurata prima del trattamento permette di identificare le controindicazioni, valutare il rapporto rischio-beneficio e decidere se procedere o scegliere alternative.
Anestesia locale: blocco temporaneo della sensibilità al dolore in un’area specifica attraverso farmaci anestetici (generalmente lidocaina o prilocaina) infiltrati nel tessuto o applicati sulla superficie. Blocca la trasmissione dei segnali nervosi del dolore mantenendo il paziente cosciente. Permette procedure chirurgiche minori senza dolore. La durata è di 1-4 ore. Gli effetti collaterali sono rari (allergia, tossicità se le dosi sono eccessive). È fondamentale per il comfort del paziente durante EAST HP.
Cauterizzazione/coagulazione: uso del calore (elettrico, chimico o laser) per sigillare i vasi sanguigni arrestando il sanguinamento o per distruggere tessuti. Nell’elettrochirurgia EAST HP, la corrente ad alta frequenza denatura le proteine vascolari sigillando i capillari istantaneamente, garantendo un’emostasi (controllo del sanguinamento) eccellente, un campo operatorio pulito e una guarigione ottimale. È diversa dalla cauterizzazione antica (ferro rovente) – quella moderna è precisa e controllata.
Cheratosi seborroica: lesione cutanea benigna molto comune negli adulti e negli anziani. Ha un aspetto verrucoso, rialzato, con un colore che va dal marrone chiaro allo scuro e una superficie “cerosa” o “appiccicosa”. Le dimensioni sono variabili da millimetri a centimetri. Sono causate dalla proliferazione dei cheratinociti (cellule epidermiche). Completamente benigne (mai maligne) ma esteticamente fastidiose. Facili da rimuovere con EAST HP: sono superficiali, la vaporizzazione è completa in una singola seduta, la guarigione è rapida e le cicatrici sono minime. Comuni sul tronco, viso ed estremità. Aumentano in numero e dimensioni con l’età.
Cicatrice cheloidea: cicatrice patologica che cresce oltre i margini originali della ferita formando una massa rilevata, dura e fibrosa. È causata da un’eccessiva produzione di collagene durante la guarigione (predisposizione genetica forte, più comune nei fototipi scuri). È diversa dalla cicatrice ipertrofica (che resta entro i margini e può migliorare nel tempo). Difficile da trattare. La prevenzione è fondamentale nei pazienti predisposti: evitare traumi cutanei non necessari, usare tecniche minimamente invasive (EAST HP è meglio della chirurgia tradizionale). Un’anamnesi familiare di cicatrici cheloidee rappresenta una controindicazione relativa per procedure elettive.
Crosta: strato di tessuto necrotico (morto) essiccato che copre una ferita durante la guarigione. È composta da sangue coagulato, fibrina e detriti cellulari. Ha una funzione protettiva: crea una barriera contro l’infezione e mantiene un ambiente umido sotto che favorisce la riepitelizzazione. La formazione è normale dopo EAST HP. IMPORTANTE: NON rimuovere forzatamente (può danneggiare la pelle nuova sottostante, causare cicatrici, infezioni o sanguinamento). Lasciarla cadere spontaneamente quando la riepitelizzazione è completa (7-21 giorni). Il prurito sotto la crosta è normale (segno di guarigione).
Elettrochirurgia: tecnica chirurgica che usa corrente elettrica per tagliare tessuti, coagulare vasi sanguigni o distruggere lesioni. La corrente genera calore resistivo nel tessuto causando vaporizzazione (taglio) o denaturazione delle proteine (coagulazione). EAST HP è un’evoluzione tecnologica avanzata con controllo digitale preciso, energia modulabile e danno termico minimizzato. È diversa dal laser (luce) o dal bisturi (meccanico). Il vantaggio principale è l’emostasi eccellente (coagula mentre taglia), la precisione, la versatilità e il costo ragionevole dell’attrezzatura.
Emostasi: arresto del sanguinamento. Può essere un processo fisiologico (coagulazione naturale) o indotto (compressione, cauterizzazione, farmaci emostatici). Nell’elettrochirurgia EAST HP, l’emostasi è ottenuta tramite cauterizzazione elettrica: la corrente sigilla i vasi istantaneamente denaturando le proteine delle pareti vascolari. Il risultato è un campo operatorio pulito (visibilità ottimale), sanguinamento post-operatorio minimo, guarigione favorita (nessun ematoma) e comfort per il paziente. Il controllo dell’emostasi è un vantaggio chiave di EAST HP rispetto ad altre tecniche.
Escissione chirurgica: rimozione completa di una lesione cutanea attraverso un taglio chirurgico con bisturi. Include: anestesia locale, incisione, asportazione della lesione con margini di tessuto sano (per le maligne), emostasi (cauterizzazione o suture dei vasi) e sutura (punti per chiudere la ferita). Pro: rimozione completa con margini controllati, tessuto disponibile per esame istologico (diagnosi definitiva), profondità illimitata. Contro: invasiva, cicatrice lineare più evidente, tempi di guarigione più lunghi (rimozione dei punti dopo 7-14 giorni), complessità e costo maggiori. Indicata per: lesioni sospette o maligne (necessario istologico), lesioni grandi o profonde, quando i margini controllati sono essenziali. EAST HP è meno invasivo ma non fornisce tessuto per l’istologico.
Fibroma pendulo: neoformazione cutanea benigna costituita da tessuto connettivo lasso. Ha un aspetto peduncolato (attaccato alla pelle con uno “stelo” sottile), è morbido, mobile, con un colore simile alla pelle o leggermente più scuro, e dimensioni da millimetri a centimetri. La localizzazione tipica è collo, ascelle, inguine e sotto il seno (zone di pieghe o sfregamento). L’eziologia include predisposizione genetica, sfregamento, obesità, gravidanza e diabete. Completamente benigni ma esteticamente e funzionalmente fastidiosi (impigliamento in vestiti o gioielli). La rimozione è facile con EAST HP: vaporizzazione dello stelo alla base, in pochi secondi, emostasi immediata, guarigione rapida e cicatrice minima. Possono ricrescere (nuovi) ma quelli rimossi generalmente non recidivano.
Fotoprotezione: insieme di misure per prevenire i danni cutanei da radiazioni UV. Include: filtri solari (SPF 30-50+, UVA+UVB, applicazione generosa 20 minuti prima dell’esposizione, riapplicazione ogni 2 ore), protezione fisica (abbigliamento coprente, cappelli a larghe tese, occhiali con protezione UV) e comportamentale (evitare l’esposizione nelle ore centrali 11-16, cercare l’ombra, non usare lettini abbronzanti). Fondamentale per: prevenzione dei tumori cutanei (melanoma, carcinomi), prevenzione del fotoinvecchiamento e protezione dopo trattamenti cutanei (EAST HP, peeling, laser – quando la pelle è sensibile e c’è rischio di iperpigmentazione). Dopo EAST HP la fotoprotezione RIGOROSA è obbligatoria per 3-6+ mesi per un risultato ottimale.
Iperpigmentazione post-infiammatoria (PIH): oscuramento cutaneo che si sviluppa dopo un’infiammazione o un trauma della cute. È causata da un’aumentata produzione di melanina da parte dei melanociti in risposta all’infiammazione. I fattori di rischio includono fototipi scuri (III-VI), esposizione solare durante la guarigione, manipolazione dell’area e infezione. La prevenzione dopo EAST HP prevede: fotoprotezione rigorosa (SPF 50+, evitare il sole), non manipolare l’area e cura appropriata (per prevenire l’infezione). La PIH è la complicanza estetica più comune dopo trattamenti cutanei ma è completamente prevenibile con una fotoprotezione appropriata.
Istologia/esame istologico: studio microscopico dei tessuti biologici. In dermatologia prevede: prelievo di un campione di tessuto (biopsia o escissione), fissazione (in formalina), processamento (taglio ultrasottile e colorazione) ed esame microscopico da parte del patologo. Permette una diagnosi definitiva: benigno vs maligno, tipo specifico di lesione, margini dell’escissione (completa vs incompleta per le maligne). È fondamentale per le lesioni sospette. EAST HP non fornisce tessuto esaminabile istologicamente (la vaporizzazione distrugge il tessuto). Quindi le lesioni sospette richiedono escissione chirurgica (per preservare il tessuto per l’esame), NON elettrochirurgia.
Melanoma: tumore maligno dei melanociti (cellule che producono melanina). È il tumore cutaneo più aggressivo per la capacità di metastatizzare precocemente (linfonodi, organi interni) e ha un’alta mortalità se la diagnosi è tardiva. L’aspetto tipico è una lesione pigmentata (spesso scura ma variabile), asimmetrica, con bordi irregolari, colore disomogeneo, >6mm ed evolutiva (regola ABCDE). I fattori di rischio includono pelle chiara, esposizione UV intensa e intermittente (scottature), numero elevato di nevi e familiarità. La prevenzione prevede fotoprotezione, automonitoraggio e controlli dermatologici. Il trattamento consiste in escissione chirurgica con ampi margini ed eventuale chemio/immuno/radioterapia. CRITICO: una lesione sospetta di melanoma NON deve MAI essere trattata con EAST HP (richiede escissione completa + istologico). La diagnosi precoce salva vite (prognosi eccellente negli stadi iniziali).
Nevo (neo): lesione cutanea costituita da accumulo di melanociti. Le tipologie includono: congeniti (presenti dalla nascita) vs acquisiti (si sviluppano nel corso della vita), giunzionali (melanociti alla giunzione dermo-epidermica) vs composti (giunzione + derma) vs dermici (solo derma). L’aspetto può essere di macule piatte o papule rilevate, con colore variabile (dal marrone chiaro allo scuro, rosa o color pelle) e dimensioni da millimetri a centimetri. La maggioranza è benigna ma il monitoraggio è importante: i cambiamenti di forma, dimensione o colore possono indicare una trasformazione maligna (melanoma). La rimozione è indicata se c’è: sospetto di malignità (escissione chirurgica + istologico), trauma ripetuto o disagio estetico (EAST HP è appropriato per i benigni). Il numero dei nevi aumenta nell’infanzia e nella giovane età, si stabilizza e alcuni regrediscono in vecchiaia.
Recidiva: ricomparsa della lesione nello stesso sito dopo il trattamento. Per lesioni come nei, fibromi, cheratosi, cisti, la recidiva vera è rara se la rimozione è completa. Una “recidiva apparente” può essere una nuova lesione indipendente sviluppata vicino (non una vera recidiva). Le recidive sono generalmente ritrattabili con successo.
Regola ABCDE: mnemonic dermatologico per il monitoraggio dei nevi per identificare precocemente il melanoma. Asimmetria (una metà della lesione è diversa dall’altra), Bordi (irregolari, frastagliati, sfumati vs netti e regolari), Colore (disomogeneo, multiple tonalità di marrone/nero/rosso vs uniforme), Dimensioni (>6mm – diametro di una gomma da matita – anche se i melanomi iniziali possono essere più piccoli), Evoluzione (cambiamento recente di forma, dimensione, colore o sintomi). La presenza di uno o più criteri richiede una valutazione dermatologica urgente. L’automonitoraggio periodico dei nevi (mensile) usando la regola ABCDE può salvare vite (la diagnosi precoce del melanoma ha una prognosi eccellente). Fotografare i nevi facilita il confronto temporale.
Riepitelizzazione: processo di rigenerazione dell’epidermide dopo una perdita (ferita, ustione, procedura come EAST HP). I cheratinociti proliferano dai margini della ferita e migrano verso il centro coprendo la superficie esposta, sotto la crosta protettiva. Il tempo necessario è: 7-14 giorni per ferite superficiali e piccole, settimane per quelle più estese o profonde. I segni includono riduzione delle dimensioni dell’area cruenta, formazione di pelle nuova sotto la crosta (rosa, lucida, sottile) e prurito (segnale di proliferazione cellulare). I fattori che favoriscono la riepitelizzazione sono: ambiente umido (idratazione, medicazioni appropriate), assenza di infezione, nutrizione adeguata e nessun trauma (manipolazione). La pelle nuova è inizialmente fragile e sensibile (protezione solare, delicatezza). La maturazione completa richiede mesi (ispessimento, normalizzazione del colore).
Sublimazione: transizione di fase di una sostanza direttamente da solido a gas senza passare per lo stato liquido. Nell’EAST HP l’energia elettromagnetica riscalda il tessuto così rapidamente che l’acqua cellulare evapora istantaneamente e il tessuto “sublima” trasformandosi in vapore. Il risultato è una rimozione pulita e precisa del tessuto senza residui carbonizzati (diversa dalla “bruciatura” della vecchia cauterizzazione). La vaporizzazione controllata e millimetrica permette di: rispettare margini precisi, modulare la profondità e minimizzare il danno termico laterale. È un principio fisico sfruttato intelligentemente per rimuovere chirurgicamente il tessuto attraverso l’energia anziché con una lama.
Tessuto necrotico: tessuto morto (cellule morte) risultato di un danno irreversibile (trauma, infezione, ischemia, trattamenti come EAST HP). Dopo EAST HP l’area trattata presenta una necrosi controllata superficiale (tessuto vaporizzato + uno strato sottilissimo adiacente danneggiato termicamente). Questo forma la crosta (tessuto necrotico essiccato) che protegge l’area mentre sotto avviene la riepitelizzazione. La crosta eventualmente cade spontaneamente quando la guarigione è completa. Una necrosi estesa patologica (complicanza) è rara con EAST HP se la tecnica è corretta: indica parametri inappropriati, infezione o compromissione vascolare. Richiede debridement (rimozione chirurgica del tessuto morto) e cure avanzate.
DIRETTORE SANITARIO
Dott.ssa Alessandra Patti
(OMCeOMB 5101)

