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Intralipoterapia

SERVIZI MEDICI

Intralipoterapia: rimodellamento corporeo mirato attraverso la biochimica del grasso

L’intralipoterapia rappresenta un’evoluzione significativa nel trattamento delle adiposità localizzate. Viene spesso chiamata “liposuzione chimica“, ma questa definizione, pur evocativa, non rende giustizia alla raffinatezza del trattamento. Più che una “liposuzione”, è una scultura biochimica del corpo: non si aspira nulla, si convincono le cellule adipose a “sciogliersi” naturalmente attraverso reazioni biochimiche mirate. È persuasione molecolare, non violenza meccanica.

L’intralipoterapia si basa sull’utilizzo di una soluzione lipolitica che, iniettata direttamente nel tessuto adiposo, innesca una reazione biochimica che porta alla dissoluzione naturale delle cellule di grasso. I principi attivi utilizzati sono sostanze che il corpo già conosce, spesso le stesse molecole che il fegato produce per metabolizzare i lipidi. La differenza è che le portiamo dove servono, direttamente nel grasso localizzato, in concentrazione terapeutica.

Questo processo rispetta completamente la fisiologia del corpo, permettendo una riduzione graduale e armoniosa del tessuto adiposo localizzato. Non si tratta di distruggere violentemente le cellule, ma di modificare la loro permeabilità, favorendone la naturale eliminazione attraverso il sistema linfatico. È alchimia biologica applicata alla medicina estetica: usiamo le stesse reazioni che avvengono naturalmente nel corpo, ma le concentriamo dove il corpo da solo non arriverebbe mai.

Ricorda: per i massimi benefici e la tua sicurezza è fondamentale la prima visita medica accurata!

Cos’è e come funziona l’intralipoterapia

L’intralipoterapia sfrutta principi biochimici sofisticati per produrre un rimodellamento corporeo mirato senza ricorrere alla chirurgia.

La “scultura biochimica” del corpo
A differenza della liposuzione tradizionale che rimuove fisicamente e meccanicamente il grasso attraverso aspirazione, l’intralipoterapia lavora a livello biochimico: innesca processi che inducono le cellule adipose a rilasciare il loro contenuto lipidico, che viene poi metabolizzato ed eliminato naturalmente dall’organismo.
È un approccio più raffinato e rispettoso della biologia: non si forza, si persuade. Non si rimuove con violenza, si induce a dissolversi gradualmente. È scultura, non demolizione.
I principi attivi: sinergia per massimizzare benefici e sicurezza
Nelle formulazione più avanzate e sicure, i principi attivi utilizzati comprendono sostanze naturalmente presenti nell’organismo, come fosfolipidi essenziali delle membrane cellulari, molecole che il corpo produce e utilizza costantemente, enzimi e acidi biliari che il fegato produce naturalmente per emulsionare i grassi durante la digestione.
Queste sostanze, una volta introdotte nell’area da trattare in concentrazione terapeutica, modificano la permeabilità delle membrane degli adipociti, favorendone la naturale eliminazione attraverso il sistema linfatico.
Un trattamento che rispetta la fisiologia
Questo processo rispetta completamente la fisiologia del corpo. Non introduce sostanze estranee o sintetiche, ma molecole che l’organismo già conosce e sa come gestire. È come dare al corpo gli strumenti giusti nel posto giusto per fare un lavoro che normalmente non farebbe da solo in quella specifica area.
Il risultato è una riduzione graduale e armoniosa del tessuto adiposo localizzato, senza traumi, senza alterazioni brusche, senza effetti imprevedibili. Il corpo lavora al suo ritmo naturale per eliminare ciò che abbiamo “persuaso” a dissolversi.

La biochimica della dissoluzione

Per apprezzare l’eleganza dell’intralipoterapia, è utile comprendere i meccanismi biochimici attraverso cui agisce.

Come agiscono i fosfolipidi
I fosfolipidi sono componenti essenziali delle membrane cellulari – tutte le cellule del nostro corpo hanno membrane composte da fosfolipidi.
Quando iniettiamo questo tipo di principio attivo (accuratamente selezionato e formulato ad uso iniettivo) nel tessuto adiposo in concentrazione terapeutica, destabilizza la membrana degli adipociti. Non li fa esplodere violentemente: li rende permeabili, permettendo al contenuto lipidico di fuoriuscire gradualmente. È come aprire delicatamente una porta chiusa, non sfondarla.
Gli adipociti, con le membrane rese permeabili, iniziano a rilasciare i trigliceridi (il grasso) che contengono. Questo processo è graduale e controllato, non traumatico.
L’azione diretta degli acidi biliari
Gli acidi biliari sono ancora più diretti nella loro azione: emulsionano i grassi, esattamente come fanno nell’intestino durante la digestione – quando mangiamo grassi, la bile (che contiene acidi biliari) li emulsiona per renderli assorbibili.
Ma qui agiscono localmente, nel tessuto adiposo sottocutaneo, trasformando i trigliceridi solidi (il grasso immagazzinato negli adipociti) in una forma che il corpo può mobilizzare e metabolizzare. È lo stesso principio della digestione dei grassi, applicato direttamente dove c’è l’accumulo adiposo.
L’effetto “zattera” e la sicurezza metabolica
Nelle formulazioni più innovative e validate, si verifica un fenomeno particolarmente interessante chiamato “effetto zattera” nella letteratura scientifica.
Uno dei principi attivi selezionati ha affinità per i trigliceridi: si lega a loro, si “fonde” con essi creando questa sorta di zattera lipidica, veicolandoli poi verso le vie escretrici (sistema linfatico e circolatorio per l’eliminazione).
Questo è fondamentale per la sicurezza metabolica del trattamento. In questo modo, infatti, non si alzano i livelli di trigliceridi nel sangue con l’intralipoterapia eseguita con questa formulazione combinata. I trigliceridi liberati dagli adipociti non vengono semplicemente riversati nel circolo sanguigno aumentando i livelli ematici, ma vengono “accompagnati” dall’acido biliare, correttamente selezionato e formulato ad uso iniettivo, verso l’eliminazione.
Questo significa che anche per i pazienti che hanno un’alterazione del metabolismo lipidico (trigliceridi alti, problemi di colesterolo), l’intralipoterapia con questa formulazione combinata non crea nessun rischio. Tanto che l’ipercolesterolemia non è una controindicazione quando si usano le giuste formulazioni. Se invece si utilizzasse solo un singolo principio attivo, come fanno alcuni centri (perché costa nettamente meno), si dovrebbe stare più attenti a questo aspetto metabolico, perché i trigliceridi liberati potrebbero aumentare temporaneamente i livelli nel sangue.
Alchimia biologica applicata
È alchimia biologica applicata alla medicina estetica. Usiamo le stesse reazioni che avvengono naturalmente nel corpo (la bile che emulsiona i grassi, i fosfolipidi che compongono le membrane), ma le concentriamo dove il corpo da solo non arriverebbe mai – in quegli accumuli adiposi localizzati resistenti che non rispondono a dieta ed esercizio.
È elegante, è rispettoso della fisiologia, è intelligente. Non forziamo il corpo a fare qualcosa di innaturale, semplicemente attiviamo processi naturali in un luogo specifico dove normalmente non avverrebbero spontaneamente.

L’arte della precisione iniettiva

L’intralipoterapia non è semplicemente “iniettare un prodotto nel grasso”. Richiede competenza, esperienza, precisione tecnica. È una vera arte medica che combina conoscenza anatomica, senso estetico e abilità tecnica.

La mappatura dell’area
La seduta di intralipoterapia inizia con un’accurata valutazione preliminare delle zone da trattare. Il medico esegue una mappatura precisa dell’area, identificando i punti di iniezione ottimali per garantire una distribuzione uniforme del prodotto.
Non è questione di iniettare a caso nel grasso. Il medico deve mappare mentalmente il pannicolo, visualizzare la distribuzione tridimensionale del tessuto adiposo, pianificare ogni punto di ingresso considerando: spessore del pannicolo adiposo in diversi punti, presenza di strutture da evitare (vasi, nervi), distribuzione ottimale per coprire uniformemente l’area, quantità di prodotto necessaria.
La tecnica “a griglia personalizzata”
Le microiniezioni vengono praticate seguendo una tecnica validata chiamata a griglia personalizzata. I punti di iniezione sono distanziati precisamente per garantire distribuzione uniforme del prodotto lipolitico.
Troppo vicini e si rischia sovrapposizioni (eccesso di prodotto in alcune zone), possibile reazione infiammatoria eccessiva, e spreco di prodotto. Troppo lontani e rimangono zone non trattate, risultato irregolare, e efficacia ridotta.
È geometria applicata al corpo: il medico calcola mentalmente distanze, angoli, profondità per creare una griglia tridimensionale di iniezioni che copra uniformemente tutto il volume di tessuto adiposo da trattare.
Profondità e angolazione calibrate
L’ago entra con angolazione specifica, la profondità è calibrata sullo spessore del pannicolo. Non si inietta sempre alla stessa profondità: lo spessore del grasso varia anche all’interno della stessa area, e la profondità di iniezione deve adattarsi.
Durante la seduta, il medico adatta la quantità di prodotto e la profondità delle iniezioni in base alle caratteristiche specifiche dell’area trattata, per ottenere risultati personalizzati e naturali.
Il dialogo tattile con il tessuto
Mentre inietta, il medico esperto sente la resistenza del tessuto. È un dialogo tattile che fornisce informazioni preziose:
Grasso fibroso (denso, compatto, con aderenze) richiede più pressione per iniettare, l’ago incontra resistenza, il prodotto entra più lentamente. Grasso morbido (soffice, ben vascolarizzato) accoglie facilmente il farmaco, l’ago scorre con minore resistenza, il prodotto si distribuisce fluidamente.
Questa sensibilità tattile guida il medico nell’adattare la tecnica in tempo reale: più o meno pressione, velocità di iniezione diversa, eventuale modifica della profondità. È esperienza e arte medica, non procedura meccanica standardizzata.

Un trattamento mirato e preciso

L’intralipoterapia si distingue per la sua capacità di intervenire in modo estremamente selettivo sulle aree problematiche.

La valutazione preliminare
Prima del trattamento, viene effettuata un’attenta valutazione che include: analisi della distribuzione del grasso, valutazione della consistenza del tessuto (fibroso vs morbido), verifica dell’elasticità cutanea, esclusione di controindicazioni, e definizione degli obiettivi realistici.
Le microiniezioni
Il trattamento prevede microiniezioni praticate con aghi sottili che penetrano nel tessuto adiposo sottocutaneo. La tecnica è convalidata e assicura la massima precisione e sicurezza. Non è un’iniezione singola e profonda, ma molteplici piccole iniezioni distribuite secondo la griglia personalizzata.
Durata della seduta
Il trattamento, che dura circa 10-20 minuti (dipende dall’estensione dell’area), è relativamente rapido. Nonostante le multiple iniezioni, la procedura è veloce una volta pianificata la griglia.
Aree trattabili
L’intralipoterapia può essere eseguita in tutte le zone del corpo che presentano accumuli adiposi resistenti a dieta ed esercizio fisico:

Addome: sia superiore che inferiore, per ridurre la “pancetta” che rovina il profilo. Fianchi: le “maniglie dell’amore” che sbilanciano la figura. Cosce: interno ed esterno, quelle coulotte de cheval resistenti. Ginocchia: accumuli che appesantiscono la gamba. Sottomento: il doppio mento che invecchia il profilo. Braccia: il grasso tricipitale che crea quella fastidiosa “tendina”.

Personalizzazione del trattamento
Ogni trattamento è personalizzato: la quantità di prodotto, la profondità, la densità della griglia vengono adattati alle caratteristiche specifiche di ogni paziente e di ogni area. Non esistono protocolli rigidi uguali per tutti, ma piani terapeutici individualizzati.

Il processo post-iniezione

Cosa succede dopo l’iniezione della soluzione lipolitica? Il corpo deve fare la sua parte, e comprendere questo processo aiuta ad avere aspettative realistiche.

Le prime 48 ore: infiammazione controllata
Dopo l’intralipoterapia, nelle prime 48 ore c’è infiammazione controllata: gonfiore, rossore, sensibilità nell’area trattata. Questo non è un effetto collaterale negativo, è parte integrante del processo terapeutico.
L’infiammazione è la risposta naturale del corpo alla dissoluzione delle membrane degli adipociti. È una reazione voluta e necessaria: l’infiammazione richiama macrofagi (le cellule “spazzino” del sistema immunitario) che fagocitano i detriti cellulari – i resti degli adipociti disciolti, i lipidi liberati, le membrane danneggiate.
Senza questa fase infiammatoria, il processo di eliminazione non avverrebbe efficacemente. È come la fase di “pulizia” dopo una demolizione controllata.
L’eliminazione attraverso il sistema linfatico
I lipidi liberati (i trigliceridi fuoriusciti dagli adipociti disciolti) entrano nel circolo linfatico. Il sistema linfatico li trasporta, insieme ai detriti cellulari, verso il sistema venoso e infine al fegato.
Il fegato è la centrale di elaborazione: qui i lipidi vengono metabolizzati come qualsiasi altro tipo di grasso proveniente dall’alimentazione o dalla mobilizzazione delle riserve adipose. Vengono scomposti, utilizzati per energia, o eliminati attraverso i normali processi metabolici.
Il ruolo del fegato
Per questo è importante avere un fegato sano. Se il fegato è sovraccarico (per abuso di alcol, steatosi epatica, patologie epatiche), l’eliminazione dei lipidi liberati dall’intralipoterapia rallenta.
Prima del trattamento, è opportuno valutare la funzionalità epatica, specialmente se si trattano aree estese o si pianificano cicli intensivi. Un fegato efficiente garantisce che i lipidi mobilizzati vengano metabolizzati rapidamente senza accumularsi nel circolo.
La riduzione progressiva del volume
Nelle settimane successive, il volume dell’area trattata si riduce progressivamente. Non è perdita di peso drammatica visibile sulla bilancia: è rimodellamento mirato. I vestiti calzano diversamente, le proporzioni migliorano, il profilo si affina.
È scultura, non demolizione. I cambiamenti sono graduali ma evidenti: settimana dopo settimana, l’area trattata diventa più snella, più definita, più armoniosa. È un miglioramento progressivo che rispetta i tempi biologici dell’eliminazione.

Cosa aspettarsi dopo il trattamento

Conoscere cosa aspettarsi dopo il trattamento aiuta a gestire il periodo post-iniezione con serenità.

Sensazioni normali
L’esperienza post-trattamento è generalmente ben tollerata. Si può avvertire:
Lieve indolenzimento nella zona trattata, come un dolore muscolare dopo esercizio. Gonfiore per la reazione infiammatoria controllata. Rossore dell’area. Sensibilità al tatto. Raramente, piccole ecchimosi (lividi) nei punti di iniezione.
Tutti questi sintomi si risolvono spontaneamente in pochi giorni (generalmente 3-7 giorni). Sono segni che il processo è iniziato e sta procedendo correttamente.
Ripresa delle attività
Dopo il trattamento, è possibile riprendere immediatamente le normali attività quotidiane, prestando solo alcune semplici attenzioni nelle 24-48 ore successive:
Evitare sforzi fisici intensi che aumentino molto la pressione nell’area trattata. Evitare calore eccessivo (sauna, bagni molto caldi, esposizione solare diretta prolungata) che potrebbe aumentare l’infiammazione. Evitare massaggi vigorosi dell’area. Mantenere una buona idratazione.
Non serve fermarsi dal lavoro, non serve modificare significativamente le proprie abitudini. La maggior parte dei pazienti torna immediatamente alle attività normali.
Indicazioni post-trattamento
Il medico fornisce indicazioni precise sulla gestione del post-trattamento, inclusi eventuali accorgimenti per ottimizzare i risultati. Questo può includere:
Applicazione di impacchi freddi per ridurre gonfiore e fastidio. Linfodrenaggio manuale dopo alcuni giorni per favorire l’eliminazione. Eventuale uso di indumenti compressivi leggeri. Raccomandazioni su alimentazione e idratazione.
Seguire queste indicazioni ottimizza i risultati e rende il processo più confortevole.

I vantaggi dell’intralipoterapia

L’intralipoterapia offre numerosi vantaggi che la rendono un’opzione attraente per chi desidera rimodellare aree specifiche.

Non invasività
L’intralipoterapia offre un trattamento efficace per il rimodellamento corporeo senza ricorrere alla chirurgia. La procedura è minimamente invasiva (solo piccole punture con ago sottile) e non richiede anestesia (al massimo crema anestetica topica se necessario).
Non ci sono incisioni, non c’è necessità di sala operatoria, non ci sono rischi anestesiologici, non ci sono cicatrici permanenti. È un trattamento che si esegue in ambulatorio in pochi minuti.
Risultati graduali e naturali
I risultati si manifestano gradualmente nelle settimane e nei mesi successivi al trattamento, man mano che l’organismo metabolizza ed elimina naturalmente le cellule adipose trattate.
Questa gradualità è un vantaggio: l’effetto finale appare naturale e armonioso, senza cambiamenti bruschi o innaturali, senza l’aspetto “operato”, con la pelle che ha tempo di adattarsi alla riduzione del volume sottostante.
Precisione selettiva
La precisione della tecnica permette di intervenire in modo selettivo solo sulle aree necessarie, preservando i tessuti circostanti e garantendo un rimodellamento proporzionato della silhouette.
Si tratta solo ciò che deve essere trattato, lasciando intatto tutto il resto. Questo permette di correggere asimmetrie, perfezionare contorni, rifinire dettagli con una precisione che la liposuzione chirurgica fatica a raggiungere.
Assenza di irregolarità
A differenza della liposuzione chirurgica che può talvolta lasciare irregolarità superficiali (avvallamenti, onde, asimmetrie) se non eseguita perfettamente, l’intralipoterapia produce un rimodellamento uniforme senza il rischio di irregolarità superficiali.
La dissoluzione biochimica degli adipociti è uniforme e la riduzione è graduale, permettendo alla pelle di adattarsi progressivamente. Il risultato finale è liscio, armonioso, naturale.

Il protocollo di trattamento: un percorso progressivo

L’intralipoterapia non è mai un evento singolo, ma un percorso progressivo che rispetta i tempi biologici.

Numero di sedute
Il protocollo standard prevede generalmente 3-6 sedute, ma il numero esatto dipende da: estensione dell’area da trattare (aree più grandi richiedono più sedute), quantità di grasso da ridurre, risposta individuale al trattamento (alcuni rispondono rapidamente, altri più lentamente), e obiettivi estetici da raggiungere.
Non è possibile sapere a priori esattamente quante sedute serviranno. Il percorso viene modulato in base alla risposta osservata.
Intervalli tra sedute
Le sedute sono distanziate di circa 30-40 giorni l’una dall’altra. Questo intervallo è fondamentale e non arbitrario: permette al corpo di iniziare il processo di eliminazione naturale del grasso trattato (che richiede settimane), permette all’infiammazione di risolversi completamente, e permette di valutare accuratamente i risultati iniziali ottenuti prima di procedere con la seduta successiva.
Fare sedute troppo ravvicinate non accelera i risultati (il corpo ha bisogno di tempo per eliminare), potrebbe aumentare l’infiammazione cumulativa, e impedisce una valutazione corretta dei progressi.
Gradualità come punto di forza
La gradualità del trattamento rappresenta uno dei suoi punti di forza: i miglioramenti si costruiscono seduta dopo seduta, consentendo un rimodellamento progressivo che appare del tutto naturale.
Questo è diverso dalla liposuzione che rimuove immediatamente grandi volumi producendo un cambiamento drastico. L’intralipoterapia lavora progressivamente, rispettando i tempi del corpo, producendo un risultato che si sviluppa gradualmente e naturalmente.
Modulazione nel tempo
Questo approccio permette inoltre di modulare il trattamento nel tempo, adattandolo alle risposte individuali e alle esigenze specifiche di ogni paziente. Se dopo 3 sedute il risultato è già soddisfacente, si può fermare. Se serve ancora miglioramento, si continua. È un percorso flessibile, non un protocollo rigido. Ogni corpo detta il suo ritmo, ogni paziente ha le sue necessità. Il numero di sedute viene sempre personalizzato.

I candidati ideali e chi deve evitare

Come ogni trattamento, l’intralipoterapia ha indicazioni specifiche. È importante comprendere per chi è adatta e per chi non lo è.

Per chi è perfetta
L’intralipoterapia è perfetta per:

Persone con peso stabile vicino al loro peso forma. Accumuli localizzati ben definiti: quella pancetta che rovina il profilo anche se il resto del corpo è in forma, le coulotte de cheval che sbilanciano la figura, il grasso tricipitale che crea quella fastidiosa “tendina”, il doppio mento che invecchia l’aspetto.
Chi ha già fatto il lavoro principale con dieta ed esercizio fisico ma ha zone che non rispondono. È il tocco finale, non la soluzione totale. È per perfezionare, rifinire, scolpire quegli ultimi dettagli che fanno la differenza ma che resistono ostinatamente.

Chi non è candidato
L’intralipoterapia non è per:

Obesità o sovrappeso importante (serve prima perdita di peso generale). Pelle molto lassa senza elasticità (non si adatterà alla riduzione). Chi cerca miracoli o risultati drammatici immediati. Chi non è disposto a seguire un percorso di più sedute. Chi ha aspettative irrealistiche.

Aspettative realistiche
È fondamentale avere aspettative realistiche. L’intralipoterapia produce:
Riduzione moderata ma visibile del volume. Miglioramento del profilo e dei contorni. Risultati graduali che si sviluppano in mesi. Effetto di rimodellamento, non perdita di peso generale.
Non trasforma completamente il corpo, ma perfeziona aree specifiche. Per molte persone, però, quel perfezionamento mirato fa una differenza enorme in come si sentono nel proprio corpo.

Combinazioni strategiche con altri trattamenti

L’intralipoterapia spesso produce risultati ottimali quando viene integrata strategicamente con altri trattamenti.

Intralipoterapia e criolipolisi
Una combinazione particolarmente efficace è intralipoterapia + criolipolisi. Sono approcci complementari che attaccano il grasso da angolazioni diverse:
La criolipolisi danneggia fisicamente gli adipociti con il freddo (cristallizzazione, apoptosi indotta termicamente). L’intralipoterapia li disgrega chimicamente (dissoluzione delle membrane, emulsione dei lipidi).
Insieme, non lasciano scampo al grasso ostinato. È come attaccare un problema da due fronti simultaneamente: ogni approccio compensa i limiti dell’altro, l’effetto combinato è superiore alla somma dei singoli trattamenti.
Sequenze terapeutiche personalizzate
A volte si inizia con l’intralipoterapia per ammorbidire tessuto molto fibroso e denso, poi si usa la criolipolisi per il colpo finale. Il grasso fibroso risponde meno ottimalmente alla criolipolisi da sola, ma se prima viene “ammorbidito” con l’intralipoterapia, poi risponde meglio al freddo.
Altre volte si fa il contrario: prima criolipolisi per ridurre il volume, poi intralipoterapia per rifinire e perfezionare, specialmente in aree dove serve precisione millimetrica.
Ogni corpo detta la strategia. Un professionista esperto valuta le caratteristiche individuali (consistenza del grasso, estensione dell’area, obiettivi) e decide l’approccio ottimale: solo criolipolisi, solo intralipoterapia, o combinazione strategica in sequenza specifica.
Attacco al grasso da angolazioni diverse
Il grasso resistente richiede strategia, non forza bruta. L’intralipoterapia è uno strumento potente in questa strategia, ma va usata con intelligenza e integrata in un percorso completo che può includere anche: radiofrequenza per migliorare tono cutaneo, carbossiterapia per migliorare circolazione, linfodrenaggio per ottimizzare l’eliminazione, e programmi di alimentazione e fitness personalizzati.

Body positivity e autodeterminazione

L’intralipoterapia solleva anche riflessioni più ampie sul rapporto con il proprio corpo.
Si parla molto di accettare il proprio corpo, ed è giusto: ogni corpo merita rispetto e amore. Ma accettazione non significa rassegnazione. Se un accumulo di grasso ti fa sentire a disagio, se limita le tue scelte (di abbigliamento, di attività), se influenza la tua autostima, hai il diritto di cambiarlo.

L’intralipoterapia non è vanità. È autodeterminazione. È decidere che forma vuoi dare al tuo corpo. È scultura di sé, nel senso più profondo: non per conformarsi a standard esterni, ma per sentirti a tuo agio, per allineare l’immagine esterna con quella che hai di te stesso/a.

Non si promette perfezione (che non esiste e non dovrebbe essere l’obiettivo). Si promette miglioramento mirato dove più lo desideri. E spesso, quel piccolo cambiamento in un punto strategico cambia completamente come ti senti nel tuo corpo – non perché ora sei “perfetto”, ma perché hai risolto quel dettaglio che ti dava fastidio e che ti impediva di sentirti bene.

Sicurezza e controindicazioni

Come ogni trattamento medico, l’intralipoterapia ha controindicazioni che devono essere valutate attentamente.
Le principali controindicazioni includono:

Gravidanza e allattamento. Patologie epatiche importanti (il fegato deve essere in grado di metabolizzare i lipidi liberati). Insufficienza renale severa. Patologie della coagulazione o uso di anticoagulanti potenti (rischio di ematomi). Infezioni attive nell’area da trattare. Patologie autoimmuni in fase attiva. Allergie note ai componenti della soluzione lipolitica.
Alcune condizioni richiedono attenzione ma non sono necessariamente controindicazioni assolute:

Diabete controllato (ma serve attenzione). Ipercolesterolemia: con la giusta formulazione non è una controindicazione grazie all’effetto “zattera” che impedisce l’aumento dei trigliceridi nel sangue. Terapie farmacologiche particolari.
È fondamentale una valutazione medica accurata prima del trattamento, che include: anamnesi completa, esame obiettivo dell’area, eventualmente esami del sangue (funzionalità epatica, assetto lipidico), e valutazione di idoneità.

Ottimizzazione dei risultati

Per massimizzare i benefici dell’intralipoterapia, è importante seguire alcune raccomandazioni.

Idratazione: bere abbondantemente (2+ litri acqua/giorno) supporta il sistema linfatico nell’eliminazione dei lipidi mobilizzati.

Alimentazione equilibrata: non serve una dieta rigida, ma evitare eccessi che vanificherebbero i benefici. Mantenere stabile il peso.

Attività fisica regolare: favorisce la circolazione, il metabolismo, l’eliminazione. Anche solo camminare 30 minuti al giorno fa differenza.

Linfodrenaggio: sedute di drenaggio linfatico manuale dopo alcuni giorni dal trattamento possono ottimizzare l’eliminazione.

Evitare alcol nelle settimane del percorso terapeutico (l’alcol sovraccarica il fegato che deve metabolizzare i lipidi liberati).

Pazienza: i risultati sono graduali. Non giudicare dopo la prima seduta. Aspettare il completamento del ciclo.

Seguire queste indicazioni amplifica e prolunga i benefici ottenuti.

Una soluzione moderna per il rimodellamento

L’intralipoterapia rappresenta una soluzione moderna per chi desidera rimodellare la propria silhouette in modo mirato, senza chirurgia, con risultati naturali e graduali.

Non è una bacchetta magica, non risolve l’obesità, non sostituisce uno stile di vita sano. Ma per chi ha accumulati localizzati resistenti, per chi desidera quel tocco finale che perfeziona la forma, per chi vuole un approccio non chirurgico rispettoso della fisiologia, l’intralipoterapia offre una risposta concreta ed efficace.

È scultura biochimica: elegante, precisa, naturale. È lavorare con il corpo, non contro di esso. È usare l’intelligenza della biochimica per ottenere ciò che la dieta e l’esercizio da soli non riescono a raggiungere in quelle zone ostinate che tutti abbiamo.

I risultati sono reali, visibili, duraturi (a patto di mantenere uno stile di vita equilibrato). Non sono drammatici come una liposuzione chirurgica, ma sono naturali, armoniosi, progressivi. E per molte persone, questo tipo di miglioramento graduale e naturale è esattamente ciò che cercano.

Domande Frequenti

Di seguito alcune delle FAQs più frequenti che ci vengono rivolte dai nostri pazienti
L'intralipoterapia è un trattamento minimamente invasivo per ridurre le adiposità localizzate attraverso iniezioni di una soluzione lipolitica nel tessuto adiposo. Viene chiamata "liposuzione chimica", ma è più corretto definirla scultura biochimica: non aspira grasso, ma “convince” le cellule adipose a dissolversi naturalmente. Utilizza un mix di principi attivi lipolitici selezionati sulla base della condizione clinica per ridurre gli accumuli adiposi tramite meccanismi d'azione sinergici, come la destabilizzazione delle membrane degli adipociti e l'emulsione dei grassi. Sono generalmente molecole che il corpo già conosce, portate direttamente nel grasso in concentrazione terapeutica per innescare una dissoluzione controllata.
L'intralipoterapia è generalmente ben tollerata. Durante il trattamento si avvertono le punture (multiple microiniezioni), che possono causare fastidio solitamente lieve, ma temporaneo. Molti pazienti descrivono una sensazione di bruciore o pressione durante l'iniezione. Dopo il trattamento, nelle prime 48 ore, c'è infiammazione controllata (parte del processo terapeutico): gonfiore, rossore, sensibilità, indolenzimento come dopo allenamento intenso. Questi sintomi si risolvono spontaneamente in 3-7 giorni. Non è un trattamento indolore, ma è tollerabile e i benefici compensano il disagio temporaneo.
Una seduta dura in media circa 10-20 minuti a seconda dell'estensione dell'area trattata. Nonostante le multiple iniezioni necessarie per creare la "griglia" di distribuzione, il trattamento è rapido, quando eseguito da medici esperti. Si esegue in ambulatorio medico, non è un intervento chirurgico né invasivo e non serve anestesia. È un trattamento medico che si può fare anche in pausa pranzo.
Il protocollo medio standard prevede 3-6 sedute distanziate di 30-40 giorni l'una dall'altra. Il numero esatto dipende da: estensione dell'area (aree grandi richiedono più sedute), quantità di grasso da ridurre, risposta individuale (alcuni rispondono rapidamente, altri più lentamente), obiettivi estetici. L'intervallo di 30-40 giorni permette al corpo di completare il processo di eliminazione e valutare i risultati prima della seduta successiva. È un percorso progressivo: la pazienza viene sempre premiata.
I miglioramenti sono graduali. Prime 48 ore: possibile infiammazione, gonfiore (parte del processo). Prima settimana: inizio eliminazione (non ancora cambiamenti visibili). 2-4 settimane: riduzione progressiva del volume inizia a essere percepibile. 4-8 settimane: risultati più evidenti man mano che l'eliminazione procede. 3-4 mesi: valutazione completa dopo ciclo di sedute, quando l'eliminazione è completata. La gradualità permette di ottenere risultati naturali e armoniosi, senza cambiamenti bruschi che generino stress alla pelle. I miglioramenti si costruiscono seduta dopo seduta. Non è gratificazione immediata, ma una trasformazione progressiva.
Sì, si possono riprendere immediatamente le attività quotidiane normali. Non serve fermarsi dal lavoro. Nelle 24-48 ore successive vanno prestate solo semplici attenzioni: evitare sforzi fisici intensi, evitare calore eccessivo e immersione in acqua dell'area trattata (sauna, bagni caldi, piscina, esposizione solare diretta prolungata), evitare massaggi vigorosi dell'area, e mantenere una buona idratazione (2 litri acqua/die). L'area potrebbe essere gonfia, sensibile, arrossata per alcuni giorni, ma questo non impedisce le attività normali. La maggior parte dei pazienti gestisce facilmente il post-trattamento continuando la vita normale.
Gli effetti collaterali sono generalmente temporanei e fanno parte del processo. I più frequenti sono: infiammazione controllata (gonfiore, rossore, calore, sensibilità) nelle prime 48-72 ore - è parte della risposta terapeutica necessaria, indolenzimento (3-7 giorni), ecchimosi possibili nei punti di iniezione (1-2 settimane), raramente noduli temporanei palpabili (si risolvono spontaneamente), e temporanea sensazione di durezza nell'area trattata. Complicanze più serie sono rare, ma possono includere il rischio di infezione, in caso di igiene non ottimale e non aderenza alle indicazioni post trattamento, e reazioni allergiche (molto rare, nella gran parte dei casi solo localizzate). Per questo il trattamento deve essere eseguito da medici esperti, in ambulatorio medico e previa accurata visita medica.
Le controindicazioni principali sono gravidanza, insufficienza epatica, insufficienza renale severa, infezioni attive nell'area da trattare, patologie autoimmuni in fase attiva e allergie note ai componenti. L'ipercolesterolemia, con la corretta formulazione prescritta dal medico esperto in sede di visita, non è una controindicazione assoluta (l'effetto "zattera" contrasta l'aumento dei trigliceridi nel sangue). Inoltre, non è indicata da sola per chi deve perdere molto peso o per chi presenta nell'area da trattare pelle molto lassa senza elasticità. La valutazione medica è sempre fondamentale per lavorare in sicurezza e con la massima personalizzazione ed efficacia possibile.
Sono approcci molto diversi. La liposuzione è un intervento chirurgico, rimuove fisicamente il grasso tramite aspirazione con cannule, richiede anestesia e incisioni, i tempi di recupero sono nell'ordine delle settimane ed espone a rischi chirurgici ed anestesiologici, ma richiede solitamente una unica (salvo complicazioni o esiti non soddisfacenti) seduta di trattamento. L'intralipoterapia invece non è invasiva (solo microiniezioni), innesca una dissoluzione biochimica graduale, non richiede anestesia/incisioni, i miglioramenti sono graduali e progressivi, dando così alla pelle il tempo di adattarsi al nuovo profilo corporeo, la ripresa della quotidianità è immediata. Possono essere complementari: la liposuzione per una riduzione importante in un'unica seduta, l'intralipoterapia per rifinire il lavoro lavorando sugli accumuli residui e su eventuali asimmetrie.
Gli adipociti eliminati non si rigenerano. La riduzione ottenuta è permanente a livello cellulare. Tuttavia, le cellule rimaste possono aumentare di volume se si ingrassa successivamente. Per mantenere i risultati serve: mantenere un peso stabile (alimentazione equilibrata, non ipocalorica drastica), idratazione ottimale, attività fisica regolare (mantiene il metabolismo attivo e il trofismo muscolare), evitare eccessivo consumo di alcol, riposare adeguatamente e mantenere uno stile di vita più sano possibile. L'intralipoterapia elimina definitivamente cellule grasse in aree specifiche, ma preservare il risultato dipende dalle scelte quotidiane. Non è un'alternativa ad uno stile di vita sano.
No, l'intralipoterapia non è per perdere peso. È per ridurre gli accumuli localizzati in persone già vicine al peso forma. Riduce centimetri in zone specifiche, migliora profilo e proporzioni, ma non produce perdita di peso significativa sulla bilancia. È il tocco finale per perfezionare: quella pancetta resistente, le maniglie dell'amore ostinate, il doppio mento che invecchia, il grasso tricipitale fastidioso. Per obesità o sovrappeso importante, serve prima una perdita di peso generale (dieta, esercizio, eventualmente supporto medico). L'intralipoterapia è scultura, non demolizione.
Si può eseguire su tutte le zone con accumuli adiposi resistenti: addome (superiore e inferiore), fianchi ("maniglie dell'amore"), cosce (interne ed esterne, coulotte de cheval), ginocchia (accumuli che appesantiscono), sottomento (doppio mento), braccia (grasso tricipitale "a tendina"), schiena (ad esempio i fastidiosi “rotolini sotto-reggiseno”), e altre aree con adiposità localizzate. Ogni area richiede tecnica personalizzata: profondità diversa, densità della griglia di iniezioni diversa, quantità di prodotto diversa. La precisione permette di trattare anche aree delicate con ottimi risultati.
Fondamentale. L'intralipoterapia richiede: conoscenza anatomica precisa (evitare strutture vascolari/nervose), occhio clinico per mappare il pannicolo, mano ferma per tecnica "a griglia personalizzata", esperienza nel "dialogo tattile" col tessuto (sentire resistenze, adattare profondità/pressione), capacità di personalizzare ogni trattamento, e gestione di eventuali complicanze. Non è "iniettare a caso nel grasso". È arte medica che combina scienza, tecnica, esperienza. La qualità del risultato dipende enormemente dalla competenza dell'operatore. Scegliere sempre medici qualificati, esperti, che usano formulazioni certificate di qualità.

Appendice: glossario dei termini medici

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