Il tempo lascia inevitabilmente i suoi segni sulla pelle: rughe che si fanno più profonde, una lassità che toglie tono al viso, cicatrici che raccontano storie passate ma che vorremmo vedere attenuate. La zona perioculare, in particolare, è spesso quella che tradisce per prima il passare degli anni, con palpebre cadenti, occhiaie marcate e quelle sottili linee che chiamiamo “zampe di gallina“.
La medicina estetica moderna offre oggi soluzioni tecnologiche avanzate che permettono di intervenire su questi inestetismi senza ricorrere alla chirurgia. Il Laser medicale Erbium Ablativo Frazionato rappresenta una tecnologia di eccellenza nel campo del ringiovanimento cutaneo e del trattamento delle cicatrici, capace di stimolare profondamente la rigenerazione della pelle attraverso tecniche di resurfacing sia ablativo che non ablativo.
Grazie alla sua versatilità e ai manipoli specifici, questo sistema laser può affrontare diverse problematiche: dal ringiovanimento generale del viso al trattamento mirato delle cicatrici, fino alla blefaroplastica non chirurgica per restituire freschezza allo sguardo. L’obiettivo non è stravolgere i lineamenti, ma stimolare i naturali processi di rigenerazione della pelle per un risultato naturale e progressivo.
l Laser Medicale Erbium Ablativo Frazionato offre soluzioni altamente personalizzate per contrastare i segni dell’invecchiamento e migliorare l’aspetto delle cicatrici, combinando tecnologie ablative e non ablative in un unico sistema. Questa versatilità permette di:
Il laser, agendo per sublimazione (il tessuto cutaneo in eccesso passa dallo stato solido a quello gassoso), genera un effetto lifting che ridona freschezza e apertura allo sguardo in modo non invasivo.
Caratteristica distintiva: la metodica con manipolo Laser Erbium iPixel del nostro laser medicale top di gamma di ultima generazione non forma crosticine evidenti, consentendo un recupero rapido e discreto.

Come il laser può migliorare le cicatrici: Il resurfacing laser agisce su più livelli per attenuare l’aspetto delle cicatrici:
È importante avere aspettative realistiche: cicatrici molto profonde o cheloidi possono non essere completamente eliminate, ma il miglioramento può essere comunque significativo e molto soddisfacente. Sono tipicamente necessarie da 2 a 5 sedute, distanziate di 4-6 settimane, per ottenere risultati ottimali.
Le cause principali includono: gravidanza, rapide variazioni di peso (aumento o perdita), crescita rapida durante l’adolescenza, bodybuilding intenso, fattori ormonali e predisposizione genetica.
Come il laser può migliorare le smagliature: Il trattamento laser delle smagliature mira a stimolare la rigenerazione del tessuto danneggiato:
Le smagliature sono tra gli inestetismi più difficili da trattare completamente. Il laser può produrre miglioramenti significativi, specialmente sulle striae rubrae (più recenti). Le striae albae (vecchie e bianche) sono più resistenti al trattamento, ma possono comunque beneficiare di un miglioramento nella texture e nell’aspetto generale. L’obiettivo è rendere le smagliature meno evidenti e migliorare l’aspetto complessivo della pelle, non necessariamente farle scomparire del tutto. Il protocollo prevede tipicamente 3-6 sedute distanziate di 4-6 settimane, con miglioramenti progressivi che si accumulano nel tempo.
La risposta al trattamento è molto individuale: alcune persone ottengono miglioramenti eccellenti, altre più modesti. La valutazione medica preliminare è fondamentale per stabilire aspettative realistiche basate sulle caratteristiche specifiche delle smagliature (età, colore, profondità, estensione).
Prima seduta: seduta di trattamento principale mirata a eliminare o ridurre l’eccesso di pelle e a stimolare profondamente la produzione di collagene ed elastina.
Controllo dopo 40 giorni con ritocco: visita di follow-up per valutare i risultati e, se necessario, eseguire un piccolo ritocco. In alcuni specifici casi le sedute di ritocco da programmare possono essere più di una. Questo può essere valutato in sede di visita o di controllo con il medico.
Risultato duraturo: pur non essendo una chirurgia, l’effetto ottenuto non è “a tempo determinato”. Tuttavia, il normale invecchiamento cutaneo procede nel tempo, motivo per cui — a distanza generalmente di anni — può rendersi utile un altro richiamo. Questo aspetto è soggettivo e varia da persona a persona.
Il risultato è un progressivo livellamento della cicatrice, che diventa meno evidente e più simile alla pelle circostante. Sono necessarie più sedute per ottenere risultati ottimali, tipicamente da 2 a 5 a seconda della profondità e dell’estensione della cicatrice.
Le smagliature recenti (rosse) rispondono significativamente meglio al trattamento rispetto a quelle mature (bianche), rendendo l’intervento precoce sempre preferibile. Sono tipicamente necessarie 3-6 sedute distanziate di 4-6 settimane. Il risultato è un progressivo miglioramento della texture, profondità e uniformità, rendendo le smagliature meno evidenti, anche se raramente vengono eliminate completamente.
Ptosi palpebrale: le palpebre superiori cadenti che danno uno sguardo stanco e appesantito possono essere sollevate attraverso il processo di sublimazione, che elimina l’eccesso di tessuto in modo controllato
Occhiaie: la zona sotto gli occhi, spesso segnata da ombre scure e pelle rilassata, beneficia del miglioramento della texture e del tono cutaneo
Zampe di gallina: le sottili rughe che si irradiano dall’angolo esterno dell’occhio vengono attenuate grazie alla stimolazione della produzione di collagene
Una caratteristica di questo approccio è che il laser Erbium iPixel non forma crosticine evidenti, permettendo un recupero discreto. Il risultato è uno sguardo più aperto, fresco e riposato, con un effetto che si sviluppa progressivamente e appare completamente naturale.
La valutazione medica accurata è fondamentale per escludere controindicazioni e pianificare il trattamento più sicuro ed efficace.
È fondamentale seguire le indicazioni post-trattamento:
Ablativo: termine che indica un trattamento che rimuove fisicamente tessuto. Nel contesto del resurfacing laser, il trattamento ablativo rimuove gli strati superficiali dell’epidermide in modo controllato per stimolare la rigenerazione profonda della pelle.
Biorivitalizzazione: processo attraverso cui si stimolano i naturali meccanismi di rigenerazione della pelle, migliorandone idratazione, tono ed elasticità. Nel contesto del laser, si ottiene senza iniezioni, attraverso la stimolazione termica dei fibroblasti.
Blefaroplastica: intervento (chirurgico o non chirurgico) finalizzato a migliorare l’aspetto delle palpebre, rimuovendo l’eccesso di pelle e riducendo la ptosi palpebrale per uno sguardo più fresco e aperto.
Cicatrici ipertrofiche: cicatrici rilevate, rosse e spesse che si formano a seguito di un’eccessiva produzione di collagene durante il processo di guarigione. A differenza dei cheloidi, rimangono entro i confini della ferita originale.
Cicatrici post-acneiche: cicatrici che rimangono dopo la guarigione di lesioni acneiche severe. Possono essere depresse (atrofiche), in rilievo (ipertrofiche), o pigmentate. Il resurfacing laser può migliorarne significativamente l’aspetto.
Cicatrici atrofiche: cicatrici depresse rispetto al livello della pelle circostante, causate da una produzione insufficiente di collagene durante il processo di guarigione. Sono tipiche dell’acne severa, della varicella o di alcuni traumi. Il laser può migliorarle stimolando la produzione di nuovo collagene che progressivamente “riempie” la depressione.
Cheloidi: cicatrici particolarmente rilevate e in rilievo che si estendono oltre i confini della ferita originale, con tendenza a crescere nel tempo. Sono causate da una produzione eccessiva e incontrollata di collagene. Sono difficili da trattare e richiedono approcci combinati. Il laser deve essere utilizzato con grande cautela in pazienti con tendenza a formare cheloidi.
Collagene: proteina strutturale fondamentale della pelle che fornisce resistenza, struttura e compattezza. Con l’invecchiamento, la produzione di collagene diminuisce, causando rughe e lassità. Il resurfacing laser stimola la produzione di nuovo collagene (neocollagenesi).
Downtime: termine che indica il tempo di recupero necessario dopo un trattamento, durante il quale possono essere presenti rossore, gonfiore o altri segni visibili che richiedono di limitare le attività sociali.
Fibroblasti: cellule presenti nel derma responsabili della produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Sono le “fabbriche” che costruiscono e mantengono la struttura della pelle. Con l’età diventano meno attivi; la biorivitalizzazione li riattiva.
Filler: trattamento che prevede l’iniezione di sostanze (generalmente acido ialuronico reticolato) per aggiungere volume, riempire rughe profonde o aumentare specifiche aree del viso (labbra, zigomi). Diverso dalla biorivitalizzazione che non aggiunge volume.
Fotoinvecchiamento: invecchiamento della pelle causato dall’esposizione cronica ai raggi UV del sole. Si manifesta con rughe, macchie, perdita di elasticità, texture irregolare, teleangectasie. È la principale causa di invecchiamento cutaneo e può essere prevenuto con protezione solare.
Laser Erbium iPixel: specifico manipolo del sistema Medicale Erbium Ablativo Frazionato ottimizzato per il resurfacing frazionato. È particolarmente apprezzato per la blefaroplastica non chirurgica perché non forma crosticine evidenti e ha un recupero rapido.
Lassità cutanea: perdita di tonicità ed elasticità della pelle che si manifesta con un aspetto “rilassato” o “cadente”. È causata dalla diminuzione di collagene ed elastina e dall’indebolimento delle strutture di sostegno cutanee.
Neocollagenesi: processo di formazione di nuovo collagene. Il resurfacing laser innesca questo processo stimolando i fibroblasti, portando a un miglioramento progressivo della struttura e della compattezza della pelle nelle settimane e mesi successivi al trattamento.
Non ablativo: termine che indica un trattamento che agisce in profondità senza rimuovere tessuto superficiale. Il resurfacing non ablativo riscalda gli strati interni della pelle stimolando la produzione di collagene, lasciando la superficie integra per un recupero rapidissimo.
Ptosi palpebrale: caduta o rilassamento della palpebra superiore che può dare uno sguardo stanco e appesantito. Può essere congenita o acquisita con l’invecchiamento. La blefaroplastica laser non chirurgica può sollevarla attraverso la sublimazione del tessuto in eccesso.
Resurfacing: tecnica che rinnova la superficie della pelle migliorandone texture, tono e aspetto generale. Può essere ablativo (rimuove strati superficiali) o non ablativo (agisce dall’interno). È efficace per rughe, cicatrici, discromie e texture irregolare.
Rughe di espressione: rughe dinamiche che si formano per la contrazione ripetuta di muscoli facciali durante le espressioni (fronte, contorno occhi, tra le sopracciglia). Si trattano idealmente con tossina botulinica, ma il laser può migliorare anche la qualità della pelle circostante.
Smagliature: lesioni cutanee causate dalla rottura delle fibre di collagene ed elastina dovuta a stiramento eccessivo della pelle (gravidanza, rapide variazioni di peso, crescita). Appaiono come striature che possono migliorare con il resurfacing laser, anche se raramente scompaiono completamente.
Striae distensae: termine medico per indicare le smagliature. Lesioni cutanee causate dalla rottura delle fibre di collagene ed elastina dovuta a stiramento eccessivo e rapido della pelle. Si distinguono in striae rubrae (rosse, recenti) e striae albae (bianche, mature).
Striae rubrae: smagliature in fase iniziale, di colore rosso-violaceo, che indicano un processo infiammatorio attivo. Sono le più “giovani” e rispondono meglio al trattamento laser perché il tessuto è ancora reattivo e modificabile. Rappresentano il momento ideale per intervenire.
Striae albae: smagliature mature, di colore bianco-perlaceo, in cui il tessuto è ormai cicatrizzato. Sono più resistenti al trattamento rispetto alle striae rubrae, ma possono comunque beneficiare di miglioramenti nella texture, profondità e aspetto generale grazie al laser.
SPF (Fattore di Protezione Solare): numero che indica il livello di protezione contro i raggi UVB. SPF 50+ è fondamentale dopo il resurfacing laser per proteggere la pelle nuova e sensibile e prevenire iperpigmentazioni.
Sublimazione: passaggio diretto di una sostanza dallo stato solido allo stato gassoso senza passare per lo stato liquido. Nel contesto del laser per blefaroplastica, il tessuto cutaneo in eccesso viene “vaporizzato” direttamente in modo controllato, permettendo di rimuoverlo senza sanguinamento significativo.
Tessuto cicatriziale: tessuto che si forma durante il processo di guarigione di una ferita, diverso dalla pelle normale per struttura, colore e proprietà. Il collagene nel tessuto cicatriziale è organizzato in modo disordinato rispetto al collagene della pelle sana. Il laser può stimolare il rimodellamento di questo tessuto cicatriziale, sostituendolo progressivamente con tessuto meglio organizzato.
Texture cutanea: caratteristica della superficie della pelle in termini di levigatezza, uniformità e regolarità. Una texture irregolare (pelle ruvida, porosa, con cicatrici) può essere significativamente migliorata con il resurfacing laser.
Zampe di gallina: rughe sottili che si irradiano dall’angolo esterno dell’occhio, così chiamate per la loro forma. Sono rughe di espressione causate dal movimento del muscolo orbicolare. Possono essere attenuate con laser, tossina botulinica, o combinazione di entrambi.
DIRETTORE SANITARIO
Dott.ssa Alessandra Patti
(OMCeOMB 5101)

