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Peeling Chimico Medicale

SERVIZI MEDICI

Peeling medicale: il rinnovamento controllato e scientifico della pelle

Il peeling medicale rappresenta una delle metodiche più efficaci per il rinnovamento cutaneo. Quando si parla di peeling medicale, molti immaginano trattamenti aggressivi, giorni di recupero, pelle che si squama vistosamente. La realtà della medicina estetica moderna è completamente diversa.

Il peeling medicale di oggi è arte e scienza in perfetto equilibrio. Non si tratta più di “bruciare” la pelle sperando nel meglio. È un processo controllato millimetricamente, dove ogni molecola fa esattamente quello che deve fare, né più né meno. È precisione, personalizzazione, rispetto della fisiologia cutanea.

Il trattamento si basa sull’applicazione controllata di sostanze esfolianti che stimolano il ricambio cellulare attraverso la rimozione programmata degli strati superficiali della pelle, favorendo la formazione di nuovo tessuto cutaneo più sano e luminoso. Non è rimozione casuale, ma rinnovamento guidato che rispetta i tempi e i meccanismi biologici della pelle.

La procedura sfrutta l’azione di specifici acidi che, penetrando a diverse profondità della cute, innescano un processo di rinnovamento controllato. Questo meccanismo stimola la produzione di nuovo collagene ed elastina, migliorando visibilmente la qualità e la texture della pelle. È chimica applicata con intelligenza per scopi estetici e rigenerativi.

Ricorda: per i massimi benefici e la tua sicurezza è fondamentale la prima visita medica accurata!

Cos’è e come funziona il peeling medicale

Per comprendere appieno il valore del peeling medicale, è importante capire esattamente cosa avviene sulla pelle.

Il rinnovamento cutaneo controllato
Il peeling medicale induce un ricambio cellulare più rapido, rimuovendo gradualmente gli strati superficiali contenenti cellule morte, danneggiate, iperpigmentate. Questa azione di “rinnovamento chimico controllato” favorisce la rigenerazione di cellule più giovani e sane, che vanno a costituire un tessuto cutaneo più uniforme.
È come rimuovere strati di vernice vecchia e rovinata per far emergere una superficie nuova e integra. Ma, a differenza di un processo meccanico, il peeling è un processo biochimico che rispetta la struttura della pelle e stimola la sua naturale capacità rigenerativa.
L’evoluzione del peeling: da aggressivo a preciso
Il peeling non è una novità moderna – si usa da decenni. Ma la differenza tra i peeling del passato e quelli attuali è enorme: in passato erano spesso aggressivi, poco controllabili, con tempi di recupero lunghi e risultati imprevedibili. Oggi sono precisi, modulabili, sicuri, con protocolli validati e risultati prevedibili.
La scelta del tipo di peeling e della sua profondità viene personalizzata in base alle caratteristiche della pelle e agli obiettivi da raggiungere. Non esiste un peeling universale valido per tutti, ma protocolli individualizzati.
Arte e scienza in perfetto equilibrio
Il peeling medicale moderno è arte e scienza insieme: Scienza: nella comprensione dei meccanismi biochimici, nella selezione degli acidi appropriati, nella determinazione delle concentrazioni e tempi. Arte: nella capacità di leggere la pelle, di intuire come risponderà, di modulare il trattamento in tempo reale, di personalizzare ogni aspetto.
Un buon medico estetico non applica semplicemente un protocollo standard, ma interpreta ogni pelle e crea il trattamento ideale per quella persona specifica.

La chimica al servizio della bellezza

Il peeling medicale utilizza acidi specifici che lavorano a livelli diversi della pelle. Vediamo i principali.

Acido glicolico: penetrazione rapida
L’acido glicolico è un alfaidrossiacido (AHA) derivato dalla canna da zucchero. Ha molecole piccole che penetrano rapidamente attraverso lo strato corneo. Rompe i legami tra le cellule morte (desmosomi) facilitandone il distacco e l’eliminazione.
È particolarmente efficace per: migliorare texture e luminosità, ridurre rughe superficiali, trattare iperpigmentazioni, stimolare la produzione di collagene. La sua rapida penetrazione lo rende potente, ma richiede un controllo preciso per evitare eccessiva irritazione.
Acido salicilico: azione lipofila nei pori
L’acido salicilico è un betaidrossiacido (BHA) derivato dalla corteccia del salice. È liposolubile (solubile nei grassi), caratteristica fondamentale che gli permette di entrare nei pori e liberarli dall’interno.
È particolarmente efficace per: pelle acneica e seborroica, pori dilatati ostruiti, punti neri (comedoni), texture irregolare e ispessita. Entra dove altri acidi non arrivano – dentro i follicoli sebacei – pulendo e decongestionando dall’interno.
Acido mandelico: delicatezza per pelli sensibili
L’acido mandelico è un alfaidrossiacido (AHA) derivato dalle mandorle amare. Ha molecole più grandi rispetto al glicolico, quindi penetra più lentamente e delicatamente. Lavora in superficie rispettando anche le pelli sensibili.
È particolarmente indicato per: pelli sensibili e reattive, fototipi scuri (minore rischio iperpigmentazione post-infiammatoria), prime rughe e perdita luminosità. Offre efficacia con gentilezza, ideale per chi ha pelle delicata o intollerante ad acidi più aggressivi.
Acido cogico: schiarente naturale e illuminante
L’acido cogico è un agente depigmentante di origine naturale, derivato dalla fermentazione del riso. Questa molecola agisce inibendo l’attività della tirosinasi, l’enzima responsabile della produzione di melanina nella pelle. Il suo meccanismo d’azione lo rende particolarmente efficace nel trattamento delle iperpigmentazioni, delle macchie solari e del melasma.
Nei peeling medicali, l’acido cogico viene spesso combinato con altri agenti esfolianti per potenziarne l’efficacia schiarente. La sua azione non si limita alla riduzione delle discromie esistenti: questo principio attivo può anche prevenire la formazione di nuove macchie, uniformando progressivamente il tono cutaneo. A differenza di altri agenti depigmentanti più aggressivi, l’acido cogico presenta un profilo di tollerabilità favorevole, rendendolo adatto anche a pelli sensibili quando utilizzato nelle concentrazioni appropriate.
L’inclusione dell’acido cogico nei protocolli di peeling chimico permette di ottenere risultati graduali ma visibili sull’ipercromia, contribuendo a restituire luminosità e uniformità alla pelle. I miglioramenti diventano evidenti progressivamente, tipicamente dopo alcune sedute, e possono essere ottimizzati con l’uso di prodotti domiciliari specifici e una rigorosa fotoprotezione.
Acido tricloroacetico (TCA): potenza controllata per un rinnovamento profondo
L’acido tricloroacetico (TCA) rappresenta uno degli agenti chimici più versatili ed efficaci nel panorama dei peeling medicali. Questo acido ad azione profonda può penetrare fino al derma papillare, stimolando intensamente i processi di rigenerazione cutanea e la produzione di nuovo collagene ed elastina. La sua profondità d’azione dipende dalla concentrazione utilizzata: peeling con TCA al 10-20% agiscono principalmente a livello epidermico, mentre concentrazioni più elevate (30-35%) raggiungono il derma superficiale.
Il meccanismo d’azione del TCA si basa sulla coagulazione controllata delle proteine epidermiche e dermiche, che innesca una cascata di eventi riparativi. Questo processo stimola i fibroblasti a produrre nuove fibre di collagene e a riorganizzare la matrice extracellulare, risultando in una pelle visibilmente più compatta, levigata e tonica. Il TCA è particolarmente apprezzato per la sua capacità di trattare segni di fotoinvecchiamento, rughe sottili, cicatrici da acne e lassità cutanea lieve.
La gestione del TCA richiede competenza ed esperienza medica: la neutralizzazione del peeling deve avvenire al momento giusto per ottenere la profondità desiderata senza rischi. Durante la procedura, è normale percepire una sensazione di calore o bruciore, che si risolve rapidamente. Nei giorni successivi, si verificherà un’esfoliazione visibile della pelle, che può durare da 3 a 7 giorni a seconda della profondità del trattamento. I risultati ottimali si manifestano progressivamente nelle settimane successive, con miglioramenti che continuano per diversi mesi grazie alla neocollagenesi stimolata.
La personalizzazione: ogni peeling è unico
Ma la vera magia sta nella combinazione personalizzata. Durante la SKIN MAP (valutazione cutanea approfondita), si analizza non solo il tipo di pelle, ma anche: spessore dello strato corneo (pelli spesse tollerano concentrazioni maggiori), pH cutaneo (influenza l’efficacia degli acidi), capacità rigenerativa individuale (varia con età, genetica, stile di vita), sensibilità e reattività, problematiche specifiche da trattare.
Ogni peeling preparato è unico come un’impronta digitale. Non si applica un protocollo standard, ma si sceglie una formulazione specifica per quella pelle, in quel momento, per quegli obiettivi.

Peeling biorivitalizzanti: la nuova frontiera del ringiovanimento cutaneo

I peeling biorivitalizzanti rappresentano una delle innovazioni più significative nel campo della medicina estetica dermatologica, combinando l’azione esfoliante tradizionale con potenti effetti di biorivitalizzazione e biostimolazioneQuesti trattamenti rivoluzionari integrano agenti chimici classici con peptidi bioattivi, aminoacidi, acido ialuronico e altri principi attivi che non si limitano a rimuovere gli strati cutanei superficiali, ma nutrono attivamente il derma stimolando i processi rigenerativi dall’interno.

Tra i protocolli più innovativi, il PRX-T33 ha aperto la strada a una nuova generazione di peeling: questa formulazione brevettata combina acido tricloroacetico ad alta concentrazione con perossido di idrogeno e acido cogico, creando un effetto sinergico che permette di ottenere risultati di biorivitalizzazione profonda senza causare desquamazione visibile. 
Altri trattamenti di ultima generazione, come quelli contenenti Acetyl Hexapeptide-8 (ESAPEPTIDE-8), conosciuto anche come Argireline, portano questa evoluzione ancora oltre: questo peptide biomimetico composto da sei aminoacidi esercita un’azione simile alla tossina botulinica A, contribuendo a distendere le rughe di espressione e le linee sottili.

L’ESAPEPTIDE-8 agisce inibendo il rilascio di neurotrasmettitori che causano la contrazione muscolare, risultando in un effetto distensivo sulla pelle sovrastante. Quando integrato nei peeling medicali, questo peptide permette di combinare l’esfoliazione controllata con un’azione antiage mirata, migliorando contemporaneamente texture cutanea, tono e profondità delle rughe. 
Altri peeling biorivitalizzanti di nuova concezione includono formulazioni con fattori di crescita, cellule staminali vegetali e complessi peptidici avanzati che stimolano la produzione di collagene ed elastina mentre esfoliano delicatamente la superficie cutanea.

Questi trattamenti innovativi offrono il vantaggio di risultati progressivi e naturali, con tempi di recupero generalmente ridotti rispetto ai peeling tradizionali più aggressivi. La loro versatilità li rende adatti a diverse esigenze: dalla prevenzione dell’invecchiamento cutaneo al trattamento di rughe, lassità e perdita di luminosità. La combinazione di più meccanismi d’azione – esfoliazione, stimolazione, idratazione e distensione – permette di personalizzare i protocolli in base alle caratteristiche individuali e agli obiettivi terapeutici, offrendo un approccio completo al ringiovanimento cutaneo.

Livelli di profondità, livelli di rinnovamento

I peeling si classificano in base alla profondità di azione: superficiali, medi, profondi. Ciascuno ha indicazioni, risultati, tempi di recupero diversi.

Peeling superficiali: prima linea contro lo stress cutaneo
I peeling superficiali sono la prima linea d’attacco contro lo stress cutaneo. Lavorano sullo strato corneo (lo strato più esterno di cellule), rimuovendo le cellule morte che opacizzano l’incarnato.
Benefici: la pelle ritrova luminosità immediata, la texture si affina, i pori sembrano ridursi, l’incarnato è più uniforme. Zero downtime: nessun tempo di recupero necessario, si può tornare immediatamente alle attività normali. Massimo risultato visibile con minimo disagio. Sono ideali per: mantenimento e prevenzione, prime rughe e perdita di luminosità, texture irregolare, discromie superficiali, preparazione a trattamenti più intensi, chi non può permettersi downtime, chi desidera una biorivitalizzazione senza aghi.
Peeling medi: rigenerazione dell’epidermide vitale
I peeling medi vanno più in profondità, raggiungendo l’epidermide vitale (gli strati viventi sotto lo strato corneo). Qui stimolano attivamente la rigenerazione cellulare.

Benefici: le macchie si schiariscono significativamente, le rughe sottili si attenuano, la pelle si compatta e si ispessisce, la produzione di collagene è stimolata visibilmente. Qualche giorno di desquamazione leggera (3-7 giorni generalmente), ma i risultati valgono l’attesaSono indicati per: iperpigmentazioni moderate-importanti, rughe più marcate, cicatrici acneiche, fotoinvecchiamento moderato, discromie, perdita di tono ed elasticità.

Peeling profondi: interventi di precisione
I peeling profondi sono riservati a situazioni specifiche: cicatrici marcate, rughe profonde, danni solari importanti, lassità severa. Sono interventi di precisione che richiedono esperienza e un follow-up attento.

Benefici: trasformazione drammatica della pelle, risultati che possono durare anni, capacità di trattare problematiche altrimenti irrisolvibili con metodi non invasivi. Richiedono downtime significativo (1-2 settimane), gestione accurata, preparazione specifica. Ma quando indicati, possono letteralmente trasformare una pelle danneggiata, offrendo risultati che nessun altro trattamento non chirurgico può raggiungere.

Come agisce il peeling: meccanismi d’azione

Cosa succede esattamente quando applichiamo un peeling? Vediamo i meccanismi biochimici.

Rimozione programmata degli strati superficiali
Gli acidi del peeling rompono i legami intercellulari (desmosomi) che tengono unite le cellule dello strato corneo. Questo permette la rimozione programmata di strati di cellule morte, danneggiate, iperpigmentate. Non è rimozione casuale o traumatica, ma desquamazione controllata che rispetta la struttura sottostante. È come sfogliare delicatamente le pagine di un libro anziché strapparle.
Stimolazione del turnover cellulare
L’applicazione controllata di sostanze esfolianti stimola il turnover cellulare – il ritmo con cui le cellule vecchie vengono sostituite da cellule nuove. Normalmente questo processo richiede circa 28-30 giorni, ma rallenta con l’età (fino a 45-60 giorni in pelli mature).
Il peeling “resetta” questo ritmo, riportandolo a velocità più giovanili. Il turnover cellulare accelera mediamente, secondo la letteratura scientifica, da 28-30 giorni a 15-20 giorni durante e subito dopo un ciclo di peeling.
Produzione di collagene ed elastina
Il peeling non si limita a rimuovere – stimola anche la produzione di nuovo collagene ed elastina. Il “trauma controllato” dell’esfoliazione manda segnali ai fibroblasti (le cellule che producono collagene) di attivarsi e produrre nuove proteine strutturali.
Questo significa pelle più compatta, tonica, elastica – non solo in superficie, ma anche in profondità, a livello dermico.
Penetrazione a diverse profondità
I diversi acidi penetrano a profondità diverse in base a: dimensione molecolare (molecole piccole penetrano più facilmente), liposolubilità (acidi lipofili penetrano meglio), pH (pH più basso = maggiore penetrazione), concentrazione, tempo di posa.
Modulando questi parametri, il medico controlla esattamente quanto in profondità il peeling agirà, personalizzando l’effetto.

L’effetto domino del rinnovamento

Il peeling innesca una cascata di eventi che va ben oltre la semplice rimozione di cellule morte.

La cascata di eventi biologici
Quando facciamo un peeling medicale, non stiamo solo rimuovendo cellule morte. Stiamo innescando una cascata di eventi biologici che trasforma la pelle dall’interno: rimozione strati danneggiati, segnale di “allarme controllato” ai recettori cellulari, attivazione fibroblasti, produzione collagene/elastina/acido ialuronico, accelerazione del turnover cellulare, miglioramento della microcircolazione, normalizzazione della pigmentazione.
L’esfoliazione controllata manda un segnale preciso: “bisogna produrre cellule nuove, più sane, più vitali”.
Accelerazione del turnover cellulare
La risposta è immediata. Il turnover cellulare accelera come già detto da 28-30 giorni a 15-20. Questo significa che le cellule nuove arrivano in superficie molto più rapidamente del normale.
Cellule nuove più vitali
Le cellule nuove arrivano in superficie cariche di vita, con: più acqua (migliore idratazione), più lipidi protettivi (barriera cutanea più efficiente), più capacità di riflettere la luce (luminosità), migliore comunicazione intercellulare, funzioni ottimali (sintesi proteine, risposta a stimoli).
È per questo che dopo un ciclo di peeling la pelle non solo appare più giovane, ma funziona meglio. Non è solo estetica, è biologia.
Il reset biologico della pelle
Oltre a schiarire le macchie, il peeling migliora la texture della pelle, rendendola più liscia e luminosa. Inoltre, il trattamento facilita la successiva penetrazione di prodotti specifici (come creme idratanti o sieri), amplificandone gli effetti.
Nel complesso, il peeling rappresenta un passo fondamentale per riequilibrare l’incarnato e valorizzare l’aspetto complessivo del volto e di altre aree cutanee soggette a discromie.

Benefici e indicazioni del peeling medicale

Il peeling medicale risulta particolarmente efficace nel trattamento di numerosi inestetismi cutanei.

Macchie cutanee e discromie
L’azione esfoliante favorisce la riduzione delle macchie cutanee, siano esse dovute a: età (lentigo senili), sole (lentigo solari, fotoinvecchiamento), problematiche ormonali (melasma, cloasma gravidico), esiti post-infiammatori (da acne, dermatiti).
Il peeling rimuove gli strati superficiali contenenti l’eccesso di pigmento, e stimola il ricambio con cellule nuove dalla pigmentazione più uniforme. La pelle diventa più omogenea, le discromie si attenuano progressivamente.
Rughe superficiali e texture cutanea
Il trattamento migliora visibilmente le piccole rughe superficiali e la grana della pelle, donando maggiore luminosità al viso. Le rughe sottili si attenuano, la texture irregolare si leviga, la pelle opaca ritrova brillantezza.
La stimolazione della produzione di collagene contribuisce a “riempire” le rughe dall’interno, non solo a camuffarle superficialmente.
Cicatrici post-acneiche
Si rivela inoltre un valido alleato nel trattamento delle cicatrici post-acneiche. Cicatrici atrofiche (depressioni) possono migliorare grazie alla stimolazione di collagene che “riempie” parzialmente le depressioni. Cicatrici ipertrofiche (rialzate) possono appiattirsi. Discromie post-infiammatorie si schiariscono.
Non elimina completamente cicatrici marcate (per quelle servono trattamenti più aggressivi come laser ablativo o microneedling profondo), ma può produrre miglioramenti significativi, specialmente in cicatrici superficiali-moderate.
Pori dilatati
I pori dilatati beneficiano del peeling attraverso: pulizia profonda (rimozione sebo e detriti che dilatano pori), esfoliazione (rimozione delle cellule morte che ostruiscono l’ostio follicolare), ispessimento dermico (collagene nuovo “stringe” i pori dall’interno).
I pori non scompaiono (sono strutture anatomiche permanenti), ma appaiono visibilmente ridotti, la pelle sembra più compatta e raffinata.
Luminosità e uniformità
La rimozione dello strato corneo opacizzato e la produzione di cellule nuove vitali producono un miglioramento drammatico della luminosità. La pelle riflette meglio la luce, appare più “viva”, più radiosa. L’uniformità dell’incarnato migliora significativamente: addio pelle grigia e spenta.
Tono ed elasticità
L’effetto di rinnovamento cellulare stimola la produzione di collagene, contribuendo a migliorare il tono e l’elasticità della pelle nel suo complesso. La pelle diventa più compatta, più tonica, più resiliente. È un vero effetto anti-età globale, non solo la correzione di singoli inestetismi.

Un trattamento mirato e progressivo

Come si svolge concretamente una seduta di peeling medicale?

La SKIN MAP: analisi personalizzata
Prima di qualsiasi trattamento, durante la SKIN MAP, si analizza: tipo di pelle (secca, grassa, mista, sensibile), spessore dello strato corneo, pH cutaneo, capacità rigenerativa individuale, fotoinvecchiamento e danni solari, problematiche specifiche (macchie, rughe, cicatrici, pori), aspettative e obiettivi. Il tutto, ovviamente, dopo un’approfondita anamnesi e raccolta approfondita delle informazioni riguardanti lo stato di salute, eventuali terapie farmacologiche recenti o in atto ed allergie del paziente. 
Questa valutazione approfondita permette di scegliere il tipo di acido, la concentrazione, il tempo di posa, il numero di sedute ottimali.
Preparazione della pelle
La seduta inizia con una accurata detersione della pelle per rimuovere: trucco, sebo, impurità superficiali, residui di prodotti. Viene poi applicata una sostanza preparatoria (sgrassante) che uniforma l’assorbimento del peeling rimuovendo il film lipidico superficiale e garantendo una penetrazione omogenea.
Selezione e applicazione degli acidi
Il medico seleziona il tipo e la concentrazione degli acidi più adatti al caso specifico, modulando il trattamento in base a: tipo di inestetismo da trattare, reattività della pelle, obiettivi da raggiungere.
L’applicazione avviene in modo progressivo e controllato: l’acido viene steso uniformemente sulla pelle, si inizia dalle zone meno sensibili (fronte, mento) per valutare la reazione, si procede alle zone più delicate (perioculare, periorale), si monitora costantemente la reazione cutanea.
Monitoraggio della reazione cutanea
Durante l’applicazione, il medico monitora costantemente la reazione: eritema (arrossamento), frost (sbiancamento superficiale), sensazione del paziente (bruciore tollerabile vs intollerabile).
Il tempo di posa viene calibrato con precisione per ottenere l’effetto desiderato senza rischi di complicanze. Non è un tempo fisso standard, ma viene adattato alla reazione osservata.
Prodotti post-trattamento
Al termine, l’acido viene neutralizzato (se necessario) e vengono applicati prodotti lenitivi e protettivi specifici per: calmare l’eritema, idratare la pelle, proteggere dai raggi UV (protezione solare), promuovere una corretta guarigione.

Il processo di guarigione e rinnovamento

Cosa succede nei giorni successivi al peeling?

La desquamazione fisiologica
Nei giorni successivi al trattamento, la pelle attraversa un fisiologico processo di desquamazione, segno dell’effettivo rinnovamento cellulare in corso. Gli strati superficiali danneggiati si staccano, rivelando la pelle nuova sottostante.
L’entità della desquamazione dipende dalla profondità del peeling: superficiale: desquamazione minima o invisibile, pelle leggermente secca, medio: desquamazione visibile ma leggera (pelle che “si sfoglia”), 3-7 giorni, profondo: desquamazione importante (fogli di pelle), 7-14 giorni.
Tempi di recupero secondo la profondità
Downtime (tempo prima di poter tornare a vita sociale normale): superficiale: zero o minimo (arrossamento lieve che scompare in ore), medio: 3-7 giorni (desquamazione visibile, meglio evitare eventi sociali importanti), profondo: 1-2 settimane (desquamazione marcata, arrossamento persistente).
Cosa aspettarsi nei giorni successivi
Giorno 1-2: arrossamento, sensazione di calore, pelle tesa. Giorno 3-5: inizio desquamazione (per peeling medi-profondi), pelle secca. Giorno 5-7: desquamazione al picco (se presente), pelle nuova che inizia a emergere. Giorno 7-14: completamento desquamazione, pelle nuova completamente visibile, luminosità evidente.
Durante tutto questo periodo: nessun trucco, protezione solare rigorosa (SPF 50+), idratazione abbondante, no manipolazione (non grattare, non tirare la pelle che si squama).

Protocollo e gestione post-trattamento

Come si struttura un percorso completo di peeling medicale?

Numero di sedute necessarie
Il numero di sedute necessarie varia in base a: tipo di inestetismo, profondità del peeling scelto, risposta individuale, obiettivi.
Generalmente si consigliano: peeling superficiali: cicli di 3-6 trattamenti (risultati progressivi cumulativi), peeling medi: 2-4 trattamenti (risultati più marcati per seduta), peeling profondi: possono essere sufficienti 1-2 sedute (risultati drammatici ma richiedono la disponibilità ad accettare un periodo di astensione dalla socialità).
Intervalli tra trattamenti
Gli intervalli sono fondamentali per permettere alla pelle di completare il processo di rinnovamento: peeling superficiali: distanziati di 2-4 settimane l’uno dall’altro, peeling medi: intervalli di 4-6 settimane, peeling profondi: intervalli più lunghi (6-12 mesi) o trattamento unico.
Rispettare gli intervalli è cruciale: sedute troppo ravvicinate potrebbero compromettere la barriera cutanea e causare sensibilizzazione.
Protezione solare obbligatoria
È fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni post-trattamento fornite dal medico, in particolare per quanto riguarda la protezione solare. La pelle appena rinnovata è estremamente sensibile ai raggi UV e può sviluppare iperpigmentazione post-infiammatoria se esposta.
Protezione solare SPF 50+ obbligatoria post-trattamento, da applicare per il periodo indicato dal medico ogni 2-3 ore, anche in città, anche d’inverno. È la regola più importante da rispettare.
Idratazione e cura quotidiana
Idratazione intensiva con prodotti delicati, senza profumi, senza attivi irritanti. La pelle in fase di rinnovamento ha bisogno di essere nutrita e protetta. Evitare: scrub meccanici, retinoidi e acidi (per almeno 2 settimane), prodotti profumati o alcoolici, trattamenti aggressivi.
Indicazioni da seguire scrupolosamente
Seguire le indicazioni mediche è cruciale per: ottimizzare i risultati, prevenire complicanze (iperpigmentazione, cicatrici), garantire guarigione ottimale. Il medico fornirà un protocollo dettagliato personalizzato: prodotti da usare, cosa evitare, quando tornare per controllo.

Oltre l’estetica: il reset biologico

Il peeling medicale non è solo un trattamento estetico superficiale, ma un vero reset biologico della pelle.

Liberazione dei recettori cellulari
Quando rimuoviamo gli strati danneggiati dallo stress, i recettori cellulari si liberano. Recettori che erano “sepolti” sotto cellule morte e danneggiate tornano funzionali, capaci di ricevere segnali biochimici e rispondere appropriatamente.
Miglioramento della comunicazione intercellulare
La comunicazione intercellulare migliora: cellule nuove e vitali comunicano meglio tra loro attraverso giunzioni gap, segnali biochimici, fattori di crescita. Questa comunicazione efficiente è fondamentale per: coordinare rigenerazione, mantenere omeostasi (equilibrio), rispondere a stimoli (idratazione, protezione, riparazione).
Ristabilimento dell’omeostasi
L’omeostasi si ristabilisce: la pelle ritrova il suo equilibrio naturale che lo stress, l’invecchiamento, i danni ambientali avevano compromesso. Produzione di sebo normalizzata, barriera cutanea efficiente, pH equilibrato, risposta immunitaria appropriata.
Una seconda possibilità per la pelle
È come dare alla pelle una seconda possibilità. Permettiamo alla pelle di ricominciare da capo, liberata dai danni accumulati, con cellule nuove e funzionali. E in questo periodo di stress post-vacanze, è esattamente quello di cui la pelle ha bisogno.

l momento ideale per il peeling

Esiste un momento particolarmente adatto per il peeling medicale?

Post-estate: riparare i danni solari
Il periodo post-estate (settembre-ottobre) è ideale perché: la pelle ha accumulato danni solari che vanno riparati, l’esposizione solare diminuisce (fondamentale per il post-peeling), la pelle è stressata e ha bisogno di reset.
Settembre: lo stress del rientro
Settembre porta con sé lo stress del rientro: cambio ritmi, stress lavorativo, riadattamento. La pelle risente di questo stress sistemico. Il peeling offre un reset che va oltre l’estetico: è anche un momento di cura e attenzione per sé.
Preparazione all’inverno
Fare il peeling in autunno prepara la pelle all’inverno: una pelle rinnovata affronta meglio freddo, vento, riscaldamento indoor, una cute dalla texture migliorata assorbe meglio prodotti idratanti invernali, la luminosità contrasta il grigiore dell’inverno.
I mesi ideali sono settembre-maggio (bassa esposizione solare). Salvo casi selezionati, preferiamo evitare la piena estate per il rischio di iperpigmentazione da sole.

Sinergie e combinazioni strategiche

Il peeling funziona benissimo da solo, ma può produrre risultati ancora superiori in combinazione strategica.

Peeling e skincare domiciliare
L’efficacia del trattamento viene ulteriormente potenziata dall’abbinamento con una corretta routine di skincare domiciliare personalizzata: prodotti preparatori (pre-peeling): acidi a bassa concentrazione che “educano” la pelle; prodotti post-peeling: lenitivi, idratanti, riparatori, protettivi; prodotti di mantenimento: retinoidi, vitamina C, antiossidanti.
Il peeling apre la strada, i prodotti domiciliari mantengono e amplificano i risultati.
Abbinamenti con altri trattamenti
Il peeling si abbina perfettamente con altri trattamenti di medicina estetica complementari: biorivitalizzazione: peeling + infiltrazioni acido ialuronico = idratazione profonda + rinnovamento superficiale, laser: peeling prepara la pelle per trattamenti laser successivi, microneedling: sinergia su produzione collagene, ozonoterapia: peeling + ozono medicale = azione su acne in fase attiva e cicatrici da acne.
Approccio integrato personalizzato
Viene creato un percorso personalizzato che permette di ottenere miglioramenti duraturi e naturali. Non un singolo trattamento isolato, ma un programma che considera la pelle nella sua complessità e utilizza strumenti diversi in modo sinergico.

Un approccio scientifico alla bellezza

Il peeling medicale rappresenta una soluzione efficace per chi desidera migliorare visibilmente la qualità della propria pelle attraverso un approccio sicuro e scientificamente provato.
La possibilità di modulare l’intensità del trattamento permette di ottenere risultati significativi nel pieno rispetto della fisiologia cutanea. Non è approccio “one size fits all”, ma personalizzazione estrema.
È scienza applicata con intelligenza e sensibilità: conoscenza biochimica degli acidi, comprensione della fisiologia cutanea, capacità di leggere e interpretare la pelle, esperienza nel modulare parametri, arte nel personalizzare.

Sicurezza e controindicazioni

Il peeling medicale è generalmente sicuro quando eseguito da professionisti esperti, ma ha controindicazioni, ossia condizioni cliniche che, se presenti, ci portano ad escludere il peeling medicale come opzione terapeutica.

  • Controindicazioni assolute: gravidanza e allattamento, infezioni cutanee attive (herpes, dermatiti infettive), ferite aperte nell’area da trattare, uso recente di isotretinoina (<6 mesi), allergie note ai componenti.
  • Controindicazioni relative (richiedono valutazione): pelle molto sensibile o reattiva, rosacea severa, melasma (richiede protocolli specifici), fototipi scuri (rischio iperpigmentazione), esposizione solare imminente, tendenza a cicatrici cheloidee.
  • Complicanze possibili (rare con protocolli corretti): iperpigmentazione post-infiammatoria (più comune in fototipi scuri, prevenibile con protezione solare rigorosa), eritema persistente, infezioni (rare con igiene corretta), cicatrici (estremamente rare con peeling superficiali-medi).

La valutazione medica accurata prima del trattamento è fondamentale per: identificare controindicazioni, scegliere il peeling appropriato, preparare la pelle adeguatamente, impostare aspettative realistiche.

Domande Frequenti

Di seguito alcune delle FAQs più frequenti che ci vengono rivolte dai nostri pazienti
Il peeling medicale utilizza acidi specifici per rimuovere in modo controllato gli strati superficiali della pelle danneggiati, stimolando la formazione di tessuto nuovo più sano. Gli acidi rompono i legami tra le cellule morte facilitandone il distacco e innescando una cascata biologica: il turnover cellulare accelera da 28-30 giorni a 15-20 giorni, i fibroblasti producono collagene ed elastina nuovi. La profondità viene personalizzata in base alle caratteristiche della pelle e agli obiettivi da raggiungere.
L'acido glicolico penetra rapidamente ed è efficace per texture, luminosità, rughe e iperpigmentazioni. L'acido salicilico è liposolubile, entra nei pori ed è ideale per pelle acneica e pori dilatati. L'acido mandelico è delicato, perfetto per pelli sensibili e fototipi scuri. L'acido cogico è schiarente naturale per macchie e discromie. L'acido tricloroacetico (TCA) agisce in profondità stimolando intensamente collagene ed elastina.
Il peeling è efficace per macchie cutanee e discromie, rughe superficiali e texture irregolare, cicatrici post-acneiche superficiali-moderate, pori dilatati. Migliora anche luminosità generale, uniformità dell'incarnato, tono ed elasticità della pelle. È un trattamento anti-età globale che agisce sia in superficie che in profondità stimolando la produzione di collagene.
Durante l'applicazione si avverte bruciore o pizzicore che aumenta gradualmente. Per i peeling superficiali il fastidio è minimo-moderato, per i medi più intenso ma controllabile, per i profondi può richiedere sedazione. Dopo il trattamento si avverte sensazione di pelle tesa e secca, gestibile con prodotti lenitivi. La desquamazione non è dolorosa, può essere solo esteticamente scomoda.
I peeling superficiali richiedono cicli di 3-6 trattamenti distanziati di 2-4 settimane. I peeling medi necessitano di 2-4 trattamenti con intervalli di 4-6 settimane. I peeling profondi spesso bastano 1-2 sedute con intervalli più lunghi (6-12 mesi) o trattamento unico. Rispettare gli intervalli è fondamentale per permettere alla pelle di completare il rinnovamento.
I peeling superficiali danno luminosità immediata, con risultati ottimali dopo il ciclo completo (3-6 sedute). I peeling medi mostrano i primi risultati dopo 7-14 giorni, con risultati ottimali a 2-3 mesi. I peeling profondi danno risultati drammatici dopo 2-4 settimane, con miglioramento continuo per mesi. I risultati sono graduali e ogni seduta costruisce sulla precedente.
Il fastidio varia in base alla profondità: i superficiali causano bruciore lieve-moderato molto tollerabile, i medi bruciore più intenso ma gestibile, i profondi possono richiedere sedazione. Durante l'applicazione il medico monitora costantemente e neutralizza quando necessario. Dopo il trattamento si avverte pelle tesa ma non dolore vero. Il risultato giustifica il disagio temporaneo.
I peeling superficiali e medi sono minimamente invasivi con zero o breve downtime. I peeling profondi sono più invasivi richiedendo 1-2 settimane di recupero. Il livello di invasività viene scelto in base alle problematiche da trattare e alla disponibilità del paziente ad accettare un periodo di recupero.
I mesi ideali sono settembre-maggio quando l'esposizione solare è più bassa. Il periodo post-estate è particolarmente favorevole per riparare i danni solari. L'inverno è ottimo per l'esposizione minima. Per i peeling profondi evitare l'estate per rischio iperpigmentazione. Con precauzioni estreme (protezione solare rigorosa) si possono fare peeling superficiali anche d'estate.
Dipende dalla profondità: superficiali 3-6 sedute (ogni 2-4 settimane), medi 2-4 sedute (ogni 4-6 settimane), profondi 1-2 sedute (intervalli 6-12 mesi o unico). Dopo il ciclo iniziale, sedute di mantenimento periodiche preservano i risultati. Il numero viene personalizzato in base al tipo di inestetismo e alla risposta individuale.
Controindicazioni assolute: gravidanza, allattamento, infezioni cutanee attive, ferite aperte, uso di isotretinoina negli ultimi 6 mesi, allergie ai componenti. Controindicazioni relative che richiedono valutazione: pelle molto sensibile, rosacea severa, melasma, fototipi scuri, esposizione solare imminente, tendenza a cicatrici cheloidee. La valutazione medica pre-trattamento è sempre fondamentale.
Una seduta di peeling medicale dura generalmente 20-40 minuti. Include detersione accurata, applicazione preparatoria, stesura dell'acido (5-15 minuti a seconda del tipo), monitoraggio della reazione, neutralizzazione, applicazione prodotti post-trattamento. I peeling più superficiali possono durare anche 20 minuti, quelli profondi possono richiedere più tempo per la preparazione e il monitoraggio.
I risultati sono duraturi. Un ciclo completo può mantenere i miglioramenti per 6-12 mesi o più, a seconda della profondità del peeling. L'invecchiamento naturale continua, quindi sedute di mantenimento periodiche (ogni 4-6 mesi) aiutano a preservare i risultati. Lo stile di vita sano e la protezione solare quotidiana prolungano significativamente i benefici ottenuti.
Sì, il peeling si combina perfettamente con biorivitalizzazione (idratazione profonda), ozonoterapia (per acne), radiofrequenza (stimolazione profonda), carbossiterapia (microcircolo). Generalmente il peeling viene fatto prima per preparare il terreno. L'approccio integrato considera la pelle nella sua complessità utilizzando strumenti diversi in modo sinergico per risultati ottimali.
Per ottimizzare i risultati: seguire scrupolosamente il protocollo post-trattamento, applicare protezione solare SPF 50+ quotidianamente, mantenere idratazione intensiva, evitare esposizione solare diretta, non manipolare la pelle durante desquamazione, utilizzare prodotti domiciliari consigliati dal medico. Uno stile di vita sano (sonno adeguato, alimentazione equilibrata, idratazione) potenzia i benefici del trattamento.
Per alcuni peeling può essere consigliata una preparazione pre-trattamento con prodotti specifici (acidi a bassa concentrazione, schiarenti) nelle 2-4 settimane precedenti. Questo "educa" la pelle, riduce il rischio di complicanze (specialmente iperpigmentazione in fototipi scuri), migliora i risultati finali. Il medico valuterà durante la SKIN MAP se la preparazione è necessaria per il caso specifico.
L'acido cogico può essere utilizzato in qualsiasi periodo dell'anno, ma durante i mesi estivi è fondamentale applicare quotidianamente protezione solare ad alto fattore (SPF 50+) per prevenire nuove macchie. Durante i trattamenti con peeling contenenti acido cogico, la fotoprotezione diventa ancora più importante per evitare iperpigmentazioni e ottimizzare i risultati schiarenti.
Il peeling con TCA può causare bruciore più intenso rispetto ai superficiali, ma la procedura dura pochi minuti. Durante il trattamento possono essere utilizzate ventole o impacchi freddi per alleviare il disagio. La sensazione sgradevole si riduce rapidamente dopo la neutralizzazione del prodotto. Il fastidio temporaneo è ampiamente compensato dai risultati visibili.
La desquamazione dopo peeling con TCA inizia 2-3 giorni dopo il trattamento e dura in media 5-7 giorni, a seconda della concentrazione e della profondità raggiunta. È fondamentale non forzare il distacco della pelle e mantenere adeguata idratazione. La pelle nuova emerge progressivamente rivelando texture migliorata e incarnato più luminoso.
È preferibile evitare il trucco nelle prime 48 ore dopo il trattamento. Successivamente, durante la desquamazione, è possibile utilizzare prodotti minerali non comedogenici applicandoli delicatamente senza strofinare. Evitare fondotinta pesanti e prodotti occlusivi. Il medico fornirà indicazioni specifiche in base alla reazione della pelle e al tipo di peeling effettuato.
I peeling tradizionali agiscono principalmente attraverso esfoliazione chimica rimuovendo strati superficiali. I peeling biorivitalizzanti combinano questa azione con principi attivi che nutrono e stimolano il derma (peptidi, aminoacidi, acido ialuronico). Offrono risultati sia di rinnovamento superficiale che di rigenerazione profonda, con approccio più completo al ringiovanimento cutaneo.
L'ESAPEPTIDE-8 offre azione distensiva sulle rughe di espressione con meccanismo simile al botulino, ma i risultati sono diversi per intensità e durata. Non sostituisce la tossina botulinica per rughe molto marcate, ma rappresenta un'ottima alternativa per chi cerca risultati graduali e naturali o desidera un approccio topico meno invasivo.
I risultati dei peeling biorivitalizzanti sono progressivi e cumulativi. Dopo un ciclo completo, i miglioramenti possono mantenersi per 6-12 mesi, a seconda della risposta individuale e dello stile di vita. Sedute di mantenimento periodiche (ogni 4-6 mesi) possono prolungare ulteriormente i benefici ottenuti nel tempo.
Sì, i peeling biorivitalizzanti sono eccellenti per la prevenzione antiage nelle pelli giovani (dai 25-30 anni), quando i primi segni di invecchiamento iniziano a manifestarsi. La loro azione nutriente e stimolante aiuta a mantenere la pelle tonica, luminosa e idratata, ritardando la comparsa di rughe e perdita di elasticità.

Appendice: glossario dei termini medici

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