La veicolazione transdermica rappresenta una delle tecnologie più innovative e sofisticate della medicina estetica moderna. Permette di introdurre principi attivi specifici negli strati più profondi della pelle senza l’utilizzo di aghi, attraverso particolari impulsi elettrici controllati.
È una tecnica non invasiva che potenzia la penetrazione di principi attivi rigeneranti, rassodanti, drenanti e idratanti direttamente dove la pelle ne ha più bisogno, senza ricorrere agli aghi. È la risposta per chi desidera benefici profondi ma teme le iniezioni, per chi ha la pelle particolarmente sensibile, per chi cerca il massimo comfort senza compromettere l’efficacia.
A differenza delle normali creme applicate sulla superficie cutanea, dove gran parte del prodotto resta in superficie, questa tecnica consente di far arrivare le sostanze benefiche esattamente dove servono. L’azione combinata degli impulsi elettrici e dei principi attivi mirati migliora significativamente l’assorbimento e potenzia l’efficacia del trattamento.
Gli impulsi elettrici aprono canali temporanei nelle cellule, permettendo a sostanze che normalmente rimarrebbero in superficie di penetrare nel derma profondo. È una rivoluzione nell’assorbimento, nella capacità di portare molecole benefiche dove possono realmente agire e produrre cambiamenti visibili.
Per comprendere il valore di questa tecnologia, è importante capire il problema che risolve e come lo risolve.
Lo strato corneo (lo strato più esterno composto da cellule morte) è particolarmente impermeabile. È come un muro di mattoni (i corneociti) cementati insieme (dai lipidi intercellulari) – efficacissimo come barriera, ma difficilissimo da attraversare per le molecole attive, specialmente se sono idrofile (solubili in acqua) o di grandi dimensioni.
Le creme tradizionali applicano i principi attivi sulla superficie, ma la maggior parte rimane lì, in superficie, senza mai raggiungere il derma dove potrebbero realmente produrre effetti rigenerativi. Pochissimo penetra naturalmente, e ciò che penetra lo fa lentamente e in quantità insufficienti per ottenere risultati significativi.
Quando si applicano campi elettrici pulsati sulla pelle, le membrane cellulari si riorganizzano temporaneamente, creando dei micropori acquosi. Non sono ferite, non sono danni – sono autostrade molecolari che si aprono per millisecondi, lasciano passare i principi attivi, poi si richiudono senza lasciare traccia.
È fisica applicata con eleganza: si sfrutta una proprietà naturale delle membrane cellulari (la loro capacità di riorganizzarsi in risposta agli stimoli elettrici) per creare temporaneamente permeabilità dove normalmente c’è impermeabilità.
È il meglio di due mondi: l’efficacia dell’iniezione (portare i principi attivi in profondità) con il comfort dell’applicazione topica (nessun ago, nessun trauma, nessun dolore).
Approfondiamo il meccanismo biofisico che rende possibile questa rivoluzione.
Questi impulsi non sono percepiti come “scosse elettriche” (come nell’elettrostimolazione muscolare), ma come un formicolio piacevole, come microscopiche bollicine che danzano sulla pelle. Non è dolore, è energia che lavora delicatamente.
Questi micropori:
Non lasciano danni permanenti, non compromettono la vitalità cellulare.
Sono autostrade molecolari temporanee che bypassano la normale impermeabilità della barriera cutanea, permettendo il trasporto diretto dei principi attivi dal punto di applicazione al derma profondo senza la necessità di utilizzare gli aghi per iniettarli.
Vediamo più concretamente come si svolge tecnicamente il trattamento.
Il risultato è una concentrazione di principi attivi nel derma molto superiore (nell’ordine di centinaia o migliaia di volte) rispetto a quanto si otterrebbe con la semplice applicazione topica.
La veicolazione transdermica può essere eseguita con diverse formulazioni di principi attivi.
Questa modalità è estremamente versatile e può essere personalizzata per molteplici obiettivi: idratazione profonda, riduzione delle rughe, miglioramento della texture cutanea, schiarimento delle macchie, rinforzo della barriera cutanea.
Cosa sono esattamente gli esosomi e perché sono così efficaci?
Il potere pro-collagenico si traduce in un aumento significativo della sintesi di collagene di tipo I e III (i collageni strutturali della pelle giovane).
Il potere biostimolante:
Quando vengono veicolati transdermicamente in profondità, gli esosomi portano questa potente azione rigenerativa direttamente dove serve – nel derma, dove risiedono i fibroblasti che devono essere stimolati.
Oltre agli esosomi, moltissimi altri principi attivi possono essere veicolati transdermicamente.
Altri principi idratanti:
La veicolazione transdermica è particolarmente efficace per trattare cellulite e ritenzione idrica.
Veicolati in profondità tramite elettroporazione, raggiungono il tessuto sottocutaneo dove il ristagno linfatico contribuisce alla formazione della cellulite, agendo localmente e direttamente.
La caffeina, la carnitina e la teofillina:
L’effetto è più moderato rispetto ai trattamenti lipolitici iniettivi, ma è sicuro, graduale e complementare ad altri approcci.
I vasoprotettori (come troxerutina, escina e centella), quando vengono veicolati transdermicamente:
Il risultato complessivo è una circolazione migliore, meno ristagno e una riduzione della cellulite.
Un’applicazione particolarmente efficace è l’idratazione profonda per la pelle secca, disidratata e stressata.
Si possono inoltre aggiungere fattori che stimolano il turnover cellulare. Una pelle che si rinnova più velocemente è infatti una pelle che mantiene meglio l’idratazione. È un concetto importante: per idratare davvero in profondità, bisogna anche favorire il rinnovamento cellulare. Le cellule vecchie trattengono meno acqua e hanno una barriera compromessa, mentre le cellule nuove sono più idratate e più funzionali.
La versatilità di questa tecnologia permette di affrontare problematiche molto diverse tra loro.
Quando questi principi vengono veicolati in profondità, raggiungono i melanociti (le cellule che producono la melanina) dove possono modulare la produzione di pigmento in modo molto più efficace rispetto a una semplice applicazione superficiale.
Si tratta di un approccio anti-età non chirurgico, progressivo e naturale, che punta sulla stimolazione della capacità rigenerativa endogena della pelle piuttosto che su un semplice effetto riempitivo temporaneo.
Come si svolge concretamente una seduta di veicolazione transdermica?
Questa valutazione è fondamentale per lavorare realmente in modo altamente personalizzato, in quanto permette di selezionare i principi attivi più appropriati per quella specifica persona e di calibrare i parametri del dispositivo, il numero e la frequenza delle sedute in modo da massimizzare i benefici, minimizzando ogni possibile disagio.
Il trattamento si articola in diverse fasi:
L’esperienza è generalmente rilassante, non stressante. Molti pazienti trovano il trattamento piacevole e alcuni descrivono il ritmo del trattamento come quasi meditativo.
Questa tecnologia offre numerosi vantaggi che la rendono particolarmente interessante per chi desidera ottenere risultati senza ricorrere a procedure invasive.
Ogni trattamento viene completamente personalizzato in base alle caratteristiche e alle esigenze individuali.
Questo garantisce sempre il massimo comfort per il paziente e la massima efficacia del trattamento.
Come si struttura un percorso completo di veicolazione transdermica?
Non si tratta di mascherare temporaneamente il problema, ma di supportare i naturali processi di rigenerazione e drenaggio dell’organismo. Per questo motivo, ogni percorso viene studiato per accompagnare il paziente gradualmente verso il miglioramento desiderato. Saltare le sedute o effettuare cicli incompleti riduce significativamente l’efficacia complessiva del trattamento.
Cosa si prova concretamente durante e dopo una seduta di veicolazione transdermica?
Nelle ore e nei giorni successivi al trattamento:
La veicolazione transdermica non funziona in modo isolato, ma si integra perfettamente in approcci più ampi e completi.
Si tratta di un approccio davvero olistico: il trattamento effettuato in studio è certamente potente, ma funziona ancora meglio quando viene supportato da scelte quotidiane appropriate che vanno nella stessa direzione.
La veicolazione transdermica è considerata una procedura molto sicura quando viene eseguita correttamente.
Il trattamento non comporta effetti collaterali significativi. Al massimo può manifestarsi un leggero arrossamento temporaneo nella zona trattata, dovuto all’aumento temporaneo della circolazione sanguigna locale, che si risolve spontaneamente in breve tempo (da alcuni minuti ad alcune ore al massimo).
Altri effetti possibili, ma comunque rari:
Quando il trattamento viene eseguito da operatori esperti, con parametri appropriati, su una pelle preparata adeguatamente e utilizzando prodotti di qualità farmaceutica, risulta essere sicurissimo, con rischi davvero minimi.
Come per ogni trattamento medico-estetico, esistono delle controindicazioni che devono essere rispettate per garantire la sicurezza del paziente.
La valutazione medica prima di iniziare il trattamento è fondamentale per diversi motivi:
Acido ialuronico: polisaccaride naturalmente presente nel derma che trattiene l’acqua (fino a 1000 volte il suo peso). Esistono diversi pesi molecolari: alto PM (grande, superficiale, crea una rete di trattenimento), basso PM (piccolo, penetra in profondità, richiama acqua), oligomeri (penetrazione massima, stimolazione della sintesi endogena). Nella veicolazione transdermica, può essere portato nel derma profondo dove un’applicazione topica non arriverebbe mai, producendo un’idratazione profonda, duratura e un rimpolpamento dall’interno.
Angiogenesi: formazione di nuovi vasi sanguigni da vasi preesistenti. È fondamentale per la guarigione delle ferite, la rigenerazione dei tessuti e l’apporto di ossigeno e nutrienti. Gli esosomi e alcuni fattori di crescita stimolano l’angiogenesi. Nella veicolazione transdermica per la cellulite e l’anti-età, i promotori dell’angiogenesi migliorano la vascolarizzazione tissutale = migliore nutrimento, ossigenazione, eliminazione delle scorie, una pelle più vitale e funzionale.
Antiossidanti: sostanze che neutralizzano i radicali liberi prevenendo il danno ossidativo. Nella veicolazione transdermica si veicolano antiossidanti potenti (vitamina C/E, glutatione, coenzima Q10, acido lipoico) direttamente nel derma dove possono proteggere i fibroblasti, contrastare l’inflammaging, prevenire la degradazione del collagene e migliorare la salute cellulare. Veicolati in profondità sono molto più efficaci che applicati in superficie (dove si ossidano rapidamente).
Barriera cutanea: funzione protettiva della pelle (strato corneo + film idrolipidico) che impedisce la penetrazione di sostanze esterne e previene la perdita di acqua. È una sfida per la penetrazione dei principi attivi ma è fondamentale per la salute. La veicolazione transdermica “bypassa” temporaneamente la barriera elettricamente (micropori) senza danneggiarla meccanicamente (aghi). Dopo il trattamento la barriera si ripristina completamente. Alcuni principi veicolati (ceramidi, acidi grassi) aiutano a ricostruire una barriera compromessa.
Biostimolazione: stimolazione dell’attività biologica cellulare (proliferazione, differenziazione, sintesi di proteine, metabolismo). Gli esosomi hanno un potere biostimolante: riattivano le cellule “addormentate”, ottimizzano le funzioni, prevengono la senescenza. Nella veicolazione transdermica, le sostanze biostimolanti (esosomi, peptidi, fattori di crescita) stimolano i fibroblasti a produrre collagene, elastina e HA, migliorare il metabolismo e rigenerarsi. È un anti-età non per mascheramento ma per riattivazione delle capacità rigenerative endogene.
Campi elettrici pulsati: impulsi elettrici di breve durata (microsecondi-millisecondi), con intensità controllata, applicati su un tessuto biologico. Nell’elettroporazione causano la riorganizzazione temporanea delle membrane cellulari creando i micropori. I parametri (intensità, frequenza, durata) determinano l’entità della permeabilizzazione. Sono modulabili per personalizzare il trattamento. Non sono percepiti come “scosse” ma come un formicolio piacevole. Sono sicuri quando applicati correttamente da professionisti esperti.
Cellulite: alterazione del pannicolo adiposo sottocutaneo caratterizzata da un aspetto “a buccia d’arancia”, noduli e irregolarità. È multifattoriale: ipertrofia degli adipociti, stasi microcircolatoria, ritenzione di liquidi, alterazioni della matrice extracellulare, infiammazione cronica e fibrosi. La veicolazione transdermica tratta la cellulite con un cocktail specifico: drenanti (riducono il ristagno), lipolitici (mobilizzano i grassi), vasoprotettori (migliorano il microcircolo), antiossidanti e antinfiammatori (contrastano l’infiammazione). Il miglioramento è graduale della texture, della compattezza e della definizione con un ciclo di trattamenti.
Ceramidi: lipidi componente essenziale della barriera cutanea, parte del “cemento” tra i “mattoni” (corneociti) dello strato corneo. Prevengono la perdita di acqua transepidermica, mantengono l’integrità della barriera e proteggono dagli agenti esterni. Con l’età, lo stress e i detergenti aggressivi si riducono = barriera compromessa, disidratazione. Nella veicolazione transdermica, le ceramidi portate in profondità ricostruiscono la barriera dall’interno, prevengono la disidratazione e migliorano la resilienza della pelle. Sinergia con l’acido ialuronico: le ceramidi sigillano, l’HA idrata.
Collagene: proteina fondamentale della pelle che le conferisce struttura, resistenza ed elasticità. Con l’età la sua produzione diminuisce. Nella veicolazione transdermica, peptidi e altri fattori stimolano i fibroblasti a produrre nuovo collagene di tipo I e III (i collageni strutturali della pelle giovane).
Couperose: dilatazione permanente dei capillari superficiali del viso (specialmente guance, naso) creando un rossore diffuso e un reticolato di capillari visibili. È causata da fragilità capillare, alterata termoregolazione, predisposizione genetica e fattori aggravanti (sole, calore, alcol, spezie). La veicolazione transdermica con vasoprotettori (troxerutina, escina, vitamina K) + antinfiammatori rinforza le pareti dei capillari, riduce il rossore e previene il peggioramento. Non elimina i capillari già formati (servirebbero i laser) ma migliora il tono vascolare, previene la formazione di nuovi e riduce la reattività.
Derma: lo strato intermedio della pelle, situato sotto l’epidermide. Contiene vasi sanguigni, terminazioni nervose e le fibre di collagene ed elastina. È il “bersaglio” principale della veicolazione transdermica, dove i principi attivi devono arrivare per esercitare la loro azione.
DMAE (dimetilaminoetanolo): sostanza naturalmente presente nel cervello, precursore dell’acetilcolina. L’uso topico o iniettivo in medicina estetica ha un effetto tensore (compattezza immediata), miglioramento del tono muscolare cutaneo, azione antiossidante e stimolazione del metabolismo cellulare. Nella veicolazione transdermica per il rilassamento cutaneo, il DMAE veicolato in profondità produce un effetto rassodante visibile, un miglioramento della definizione dei contorni e della compattezza. L’effetto è in parte immediato (tensione), in parte progressivo (metabolismo ottimizzato).
Elastina: proteina che conferisce elasticità alla pelle, permettendole di tornare alla forma originale dopo essere stata stirata. Con l’invecchiamento, la produzione diminuisce causando perdita di tono. La veicolazione transdermica stimola i fibroblasti a produrre nuova elastina.
Elettroporazione: tecnica che usa campi elettrici pulsati per creare temporaneamente dei micropori nelle membrane cellulari, aumentando la permeabilità e permettendo l’ingresso di molecole che normalmente non penetrerebbero. Applicazione in medicina estetica: veicolazione transdermica di principi attivi senza aghi. È sicura, indolore ed efficace. È reversibile: le membrane si ripristinano completamente. I parametri sono modulabili per personalizzare. È una rivoluzione nell’assorbimento cutaneo: l’efficacia dell’iniezione + il comfort dell’applicazione topica.
Esosomi: piccole vescicole extracellulari (30-150 nm) che le cellule secernono per comunicare, trasportando proteine, lipidi e RNA. In medicina estetica, gli esosomi derivati dalle cellule staminali o dai fibroblasti contengono un “messaggio” rigenerativo. Veicolati transdermicamente agiscono come messaggeri di rigenerazione (stimolano collagene ed elastina), modulatori dell’infiammazione (riducono l’inflammaging), attivatori metabolici (ottimizzano le funzioni cellulari) e promotori dell’angiogenesi (migliorano la vascolarizzazione). Il potere rigenerante, pro-collagene e biostimolante è straordinario. Sono l’avanguardia della medicina rigenerativa cutanea.
Fattori di crescita: proteine che stimolano la crescita, la proliferazione e la differenziazione cellulare. Esempi: EGF (epidermico), FGF (fibroblasti), VEGF (vascolare), TGF-β (trasformante). Sono prodotti naturalmente dal corpo, diminuiscono con l’età. In medicina estetica, i fattori di crescita (sintetici o da PRP o esosomi) stimolano la rigenerazione, la produzione di collagene e la guarigione. Nella veicolazione transdermica, portati nel derma profondo possono agire direttamente sui fibroblasti stimolando l’attività rigenerativa, la produzione della matrice extracellulare e la proliferazione.
Fibroblasti: cellule presenti nel derma responsabili della produzione di collagene, elastina e altre sostanze che danno struttura alla pelle. Sono il “bersaglio” principale di molti trattamenti anti-età, inclusa la veicolazione transdermica con esosomi e peptidi.
Film idrolipidico: emulsione sottile di acqua e lipidi (sebo + sudore) che ricopre la superficie della pelle. Funzioni: protezione (barriera chimica e meccanica), idratazione (previene l’evaporazione) e mantenimento del pH acido (antibatterico). Con l’età, i detergenti e i climi secchi si altera = pelle secca, sensibile, vulnerabile. Nella veicolazione transdermica, gli acidi grassi essenziali veicolati aiutano a ripristinare un film idrolipidico efficiente, proteggere la pelle e prevenire la disidratazione.
Inflammaging: infiammazione cronica di basso grado associata all’invecchiamento. Con l’età aumentano le citochine pro-infiammatorie (IL-6, TNF-α) causando un’infiammazione persistente che accelera l’invecchiamento, degrada il collagene, compromette le funzioni cellulari e aumenta lo stress ossidativo. È uno dei principali driver dell’invecchiamento cutaneo. La veicolazione transdermica con antiossidanti e antinfiammatori potenti (specialmente gli esosomi con proprietà modulatorie) contrasta l’inflammaging, rallenta l’invecchiamento, preserva le strutture e migliora la salute cellulare.
Lipolisi: processo biochimico di scomposizione dei trigliceridi (grasso immagazzinato) in acidi grassi + glicerolo mobilizzabili e utilizzabili per l’energia. Nella cellulite, la lipolisi è compromessa = accumulo di grasso. La veicolazione transdermica con sostanze lipolitiche (caffeina, carnitina) stimola la lipolisi degli adipociti, mobilizza i grassi accumulati e supporta il metabolismo. Non “scioglie” il grasso (come l’intralipoterapia ad alte dosi) ma supporta i processi naturali. L’effetto è moderato ma sicuro, graduale e complementare al drenaggio e ai vasoprotettori per un trattamento completo della cellulite.
Matrice extracellulare: rete di proteine e polisaccaridi che circonda le cellule nel derma, fornendo supporto strutturale. Include collagene, elastina, acido ialuronico e altre sostanze. Nella cellulite, la matrice extracellulare è alterata. La veicolazione transdermica stimola il rimodellamento di questa matrice.
Membrane cellulari: doppio strato lipidico che delimita le cellule e regola gli scambi interno-esterno. Normalmente sono selettivamente permeabili (lasciano passare le piccole molecole lipofile, bloccano quelle grandi e idrofile). L’elettroporazione riorganizza temporaneamente le membrane creando micropori acquosi = permeabilità aumentata = passaggio di molecole normalmente bloccate. La riorganizzazione è reversibile: le membrane ripristinano la struttura normale spontaneamente senza danno. È una proprietà fisica sfruttata intelligentemente per bypassare temporaneamente l’impermeabilità naturale.
Melanociti: cellule dell’epidermide che producono la melanina, il pigmento responsabile del colore della pelle. Nella veicolazione transdermica per le macchie, i principi schiarenti raggiungono i melanociti dove possono modulare la produzione di melanina.
Microcircolazione: circolazione del sangue nei vasi più piccoli (arteriole, capillari, venule) dove avvengono gli scambi di ossigeno, nutrienti e scorie tra il sangue e i tessuti. Una microcircolazione efficiente è fondamentale per la salute tissutale, la nutrizione cellulare, l’eliminazione delle tossine e la prevenzione della cellulite. La veicolazione transdermica con vasoprotettori e vasodilatatori migliora la microcircolazione, riduce la stasi e previene il ristagno. Un migliore microcircolo = una pelle più vitale, un colorito migliore, meno cellulite e una guarigione ottimizzata.
Micropori: canali acquosi nanometrici temporanei formati nelle membrane cellulari durante l’elettroporazione. Sono invisibili a occhio nudo, si formano in millisecondi, persistono per secondi o minuti, poi si richiudono spontaneamente. Permettono il passaggio di molecole che normalmente non attraverserebbero la membrana (grandi, idrofile, cariche). Sono “autostrade molecolari” temporanee. Non danneggiano le cellule, non compromettono la vitalità. Il processo è completamente reversibile. La dimensione e il numero dei micropori sono modulabili variando i parametri degli impulsi elettrici per personalizzare la penetrazione.
NMF (Natural Moisturizing Factor): insieme di sostanze igroscopiche (attirano e trattengono l’acqua) naturalmente presenti nello strato corneo. Include aminoacidi, PCA, lattati, urea e sali minerali. Mantiene l’idratazione dello strato corneo e la flessibilità della pelle. Diminuisce con l’età e i detergenti aggressivi = pelle secca. Nella veicolazione transdermica, i componenti del NMF veicolati ripristinano la capacità idratante dello strato corneo, prevengono la disidratazione e migliorano la texture.
Peptidi: sequenze corte di aminoacidi (2-50) con un’attività biologica specifica. Tipi: peptidi segnale (stimolano la sintesi di collagene, elastina e HA), peptidi vettore (trasportano i minerali essenziali per la sintesi), peptidi neurotrasmettitori (botox-like, rilassano i muscoli) e peptidi inibitori di enzimi (prevengono la degradazione del collagene). Nella veicolazione transdermica, i peptidi specifici veicolati in profondità stimolano i fibroblasti, riducono le rughe, migliorano la compattezza e rallentano l’invecchiamento. Le piccole dimensioni facilitano la penetrazione transdermica. Sono potenti ma delicati.
Permeabilità: proprietà di una membrana di permettere il passaggio di sostanze. Le membrane cellulari sono normalmente selettivamente permeabili (le piccole molecole lipofile passano, quelle grandi e idrofile sono bloccate). L’elettroporazione aumenta temporaneamente la permeabilità creando micropori = passaggio di molecole normalmente impermeabili. L’aumento di permeabilità è dose-dipendente (parametri modulabili). È reversibile: la permeabilità torna normale dopo il trattamento. Sfruttare l’aumento temporaneo della permeabilità è il principio chiave della veicolazione transdermica.
Radicali liberi: molecole instabili con elettroni spaiati che danneggiano le cellule, le proteine e il DNA attraverso lo stress ossidativo. Sono prodotti dal metabolismo, dall’esposizione ai raggi UV, dall’inquinamento e dal fumo. Contribuiscono all’invecchiamento, all’infiammazione e alle malattie. Gli antiossidanti neutralizzano i radicali. Nella veicolazione transdermica, gli antiossidanti potenti veicolati nel derma profondo proteggono i fibroblasti dal danno radicalico, prevengono la degradazione del collagene, contrastano l’invecchiamento e mantengono la salute cellulare.
Retinolo (Vitamina A): vitamina essenziale, precursore dell’acido retinoico. Azione: accelera il turnover cellulare, stimola il collagene, riduce le rughe, schiarisce le macchie e migliora la texture. È il gold standard dell’anti-età. Tradizionalmente l’uso topico ha una penetrazione limitata e può causare irritazione. Nella veicolazione transdermica, il retinolo può essere portato nel derma profondo dove agisce più efficacemente con una minore irritazione in superficie.
Sistema linfatico: rete di vasi che drena i liquidi in eccesso dai tessuti e li riporta nel circolo sanguigno. Importante anche per le difese immunitarie. Nella cellulite e nella ritenzione idrica, il sistema linfatico è spesso compromesso. La veicolazione transdermica con principi drenanti stimola il sistema linfatico.
Strato corneo: strato più esterno dell’epidermide, composto da corneociti (cellule morte) + lipidi intercellulari organizzati come “mattoni e cemento”. Funzioni: barriera protettiva, prevenzione della perdita di acqua e protezione dai microorganismi. Lo spessore è variabile. È il principale ostacolo alla penetrazione dei principi attivi (impermeabile). La veicolazione transdermica bypassa lo strato corneo creando micropori che permettono l’attraversamento. Non rimuove né danneggia lo strato corneo (come il peeling) ma temporaneamente lo rende permeabile elettricamente preservandone l’integrità strutturale.
Stress ossidativo: squilibrio tra la produzione di radicali liberi e la capacità antiossidante, causando un danno molecolare cumulativo. Contribuisce all’invecchiamento, all’infiammazione e alla degenerazione. Nelle cellule cutanee causa: degradazione di collagene ed elastina, disfunzione dei fibroblasti, alterazioni del DNA e inflammaging. La veicolazione transdermica con antiossidanti potenti (vitamina C/E, glutatione, CoQ10, esosomi) contrasta lo stress ossidativo in profondità, protegge le cellule, rallenta l’invecchiamento e previene i danni.
Teleangectasie: dilatazioni permanenti dei piccoli vasi sanguigni superficiali, visibili come sottili linee rosse o violacee sulla pelle (comunemente chiamati capillari). La veicolazione transdermica con vasoprotettori può prevenire la formazione di nuove teleangectasie.
Tirosinasi: enzima coinvolto nella produzione di melanina. I principi schiarenti come la vitamina C e l’acido kojico inibiscono la tirosinasi, riducendo la produzione di melanina e schiarendo le macchie.
Turnover cellulare: processo di rinnovamento della pelle attraverso il quale le cellule vecchie vengono sostituite da cellule nuove. Con l’età il turnover rallenta. Alcuni principi attivi veicolati transdermicamente (come il retinolo) accelerano il turnover.
Vasoprotettori: sostanze che proteggono e rinforzano le pareti dei vasi sanguigni migliorandone il tono, l’elasticità e la resistenza, riducendo la permeabilità e la fragilità. Esempi: troxerutina (flavonoide), escina (ippocastano), centella asiatica e vitamina K. Nella veicolazione transdermica per la couperose, la cellulite e la fragilità capillare, i vasoprotettori veicolati in profondità rinforzano i capillari, prevengono nuove teleangectasie, migliorano il microcircolo, riducono l’edema e prevengono il ristagno. Sono fondamentali per la salute vascolare cutanea, specialmente per le pelli reattive e couperosiche.
DIRETTORE SANITARIO
Dott.ssa Alessandra Patti
(OMCeOMB 5101)

