Hai dolore al ginocchio, che magari peggiora quando ruoti o distendi la gamba? Hai una sensazione di corpo estraneo, cedimento, instabilità e/o gonfiore al ginocchio?
Continua a leggere, potresti avere una lesione del menisco!
Il menisco è una struttura fibrocartilaginea che si trova nell’articolazione del ginocchio ed ha la funzione di facilitare la trasmissione dei carichi tra femore e tibia, fungendo da ammortizzatore e stabilizzatore.
Più precisamente, ogni ginocchio è dotato di due menischi: il menisco mediale o interno, a forma di C, e il menisco laterale o esterno, a forma più chiusa.
La lesione del menisco è la più diffusa tra quelle che coinvolgono il ginocchio e, nella maggior parte dei casi, è generata da una torsione del ginocchio in un menisco precedentemente degenerato a causa dell’invecchiamento o di un piccolo trauma ripetuto nel tempo. Negli atleti, in particolare nei calciatori, sono frequenti le lesioni post-traumatiche, spesso associate a lesioni del legamento crociato anteriore. Il menisco più frequentemente coinvolto nelle lesioni è quello interno.
Le lesioni del menisco, soprattutto se in fase iniziale e dovute a rotture degenerative in assenza di altri danni, possono essere asintomatiche.
I sintomi a cui prestare attenzione sono:
- gonfiore,
- dolore che peggiora quando ruoti o distendi la gamba o carichi il tuo peso,
- sensazione di corpo estraneo nell’articolazione, cedimento e/o instabilità,
- “clic” quando ti alzi in piedi,
- blocco dell’articolazione, che si verifica quando i frammenti del menisco lesionato si staccano ed interferiscono con la mobilità.
Per diagnosticare correttamente una lesione meniscale è necessaria una valutazione ortopedica, durante la quale vengono effettuati test specifici (palpazione della rima articolare, test di Apley e test di McMurray), e, in caso di sospetto diagnostico, l’esecuzione di una risonanza magnetica.
Data l’importante funzione di ammortizzatori svolta dai menischi, nella maggior parte dei casi il trattamento è di tipo conservativo e si può riassumere nell’acronimo inglese RICE: riposo, ghiaccio (in inglese “ice”), compressione ed elevazione. E’ inoltre fortemente consigliato eseguire delle sedute di fisioterapia ed esercizio terapeutico finalizzate a rinforzare la muscolatura del quadricipite, per migliorare il controllo dell’articolazione.
Quando tuttavia i sintomi sono resistenti alla terapia conservativa ed hanno un impatto negativo sulla qualità della vita del paziente, trova indicazione il trattamento chirurgico artroscopico, che può essere di due tipi.
Il primo è la sutura meniscale, che sarebbe sempre l’opzione migliore, ma che non è sempre effettuabile a causa del tipo o della posizione anatomica della lesione.
Il secondo è la regolarizzazione o meniscectomia selettiva, che consiste nella rimozione del solo frammento meniscale instabile che causa il dolore, tramite l’utilizzo di finissime pinze.
Nella stessa giornata dell’intervento artroscopico il paziente viene dimesso e deambula con l’ausilio di due stampelle in carico a tolleranza per una settimana.
Viene prescritta inoltre, fin da subito, la fisioterapia mirata al recupero della muscolatura del quadricipite e del movimento completo.
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Dott. Baldo Arcuri
Medico Specialista in Ortopedia e Traumatologia